Occitania (regione storica): differenze tra le versioni

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L''''Occitania''' (in [[Lingua occitana|occitano]] ''Occitània'' {{IPA|[utsi'tanjɔ], [uksi'tanjɔ]}}, secondo la [[norma classica]], ''Óucitanìo'' secondo la [[norma mistraliana]]), o '''Pays d'Oc''', è l'area geografica dell'[[Europa]], comprendente larga parte della [[Midi (Francia)|Francia meridionale]], in cui, accanto alle [[lingue ufficiali]], è parlata fin da epoca storica la [[lingua occitana]]. La definizione di Occitania è particolarmente legata alla definizione di [[lingua occitana]].
 
Tale entità - secondo taluni autori caso emblematico di ''nazione-non nazione'' o ''nazione proibita''<ref name="uno">Sergio Salvi, ''Occitania'', Luigi Colli Editore, Cuneo, 1998</ref> (ovvero esistente come realtà che va al di là degli stati legalmente costituiti che il suo territorio attraversa) comprende il sud della [[Francia]] (fino al confine del [[Massiccio Centrale]]), parte della [[Spagna]] (Valle[[Val d'[[Aran]] e zone circoscritte della [[Catalogna]]) e, in [[Italia]], parte delle [[valli occitane]] del [[Piemonte]] a ridosso delle [[Alpi Cozie]] e delle [[Alpi Marittime]]. Esiste anche una variante occitana del [[lingua monegasca|monegasco]] detta ''moneguier'' o conosciuta più genericamente come ''[[patois]]''.<ref>[http://ccocpaisnissart.chez-alice.fr/ccocpn/lengadoc.htm Moneguier])</ref>
 
L'insieme di tali terre raccoglie circa 14 milioni di abitanti, di cui circa il 20% nato al di fuori di tali confini.<ref>Tali correnti migratorie si son concentrate soprattutto in epoca recente, tra il [[1975]] e il [[1993]]. In queste fasce della popolazione le lingue parlate sono il francese e la lingua del paese di appartenenza [http://ec.europa.eu/education/policies/lang/languages/langmin/euromosaic/fr7_fr.html ]</ref> Solo un quarto della popolazione parla [[lingua occitana|lingue occitaniche]].<ref>[http://crdp.ac-bordeaux.fr/langues/sondage_aquitaine.htm Sondaggio realizzato dal Conseil Régional d’Aquitaine nel 1997]
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*[[Aquitania]] - nome dell'omonima [[provincia romana]], ma parola utilizzata anche durante il medioevo (fino all'[[XI secolo]]) per indicare la Provenza, il [[Linguadoca (provincia)|Linguadoca]], la [[Guascogna]], il [[Delfinato]].
*Provenza - insieme dei paesi di lingua d'oc a sud della [[Loira (fiume)|Loira]]
*Guascogna - dopo l'[[edittoordinanza di Villers-CotteretsCotterêts]] i paesi a sinsitrasinistra della Loira, "dove si parla ancora l'antico [[lingua provenzale|provenzale]]" ([[Dom VaisetteVaissette]]).
 
Il termine "Occitania" è di uso medievale, attestato già nel [[1290]].<ref>[[Robert Lafont|Robèrt Lafont]] (1986) ''La nominacion indirècta dels païses'', ''Revue des langues romanes'' nº2, tome XC, pp. 161-171</ref> Si ritiene fosse già utilizzato dall'amministrazione [[capetingi]]a, come risultato della combinazione di ''oc'', "sì", e "Aquitania".
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* [[Périgord]]
* [[Guascogna]]
* [[GuyenneGuienna]]
* [[Linguadoca (provincia)|Linguadoca]]
* [[Limosino]]
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Le entità governative che oggi amministrano tali regioni sono:
* [[Aquitania]], eccetto per le zone dove si parla [[lingua basca|basco]] e ''[[saintongeais]]''.
* [[Alvernia]], eccetto per il dipartimento di dell'[[Allier]].
* [[Limosino]]
* [[Mezzogiorno-Pirenei]]
* [[Languedoc-Roussillon|Linguadoca-Rossiglione]], eccetto per la parte orientale, dove si parla soprattutto [[lingua catalana|catalano]], mentre la regione NordOvest ([[Fenouillèdes]]) è di lingua e cultura catalane.
* [[Rhône-Alpes]], tranne nelle frange dove si parla l'[[linguaLingua arpitanafrancoprovenzale|arpitano]].
* [[Poitou-Charentes]], nel [[Charente]]
* [[Centro (regione francese)|Centre]], in qualche comune del sud
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Numerose poi sono le [[enclavi]] sorte durante la [[diaspora occitana]].
 
La zona a Nord, di transizione con i paesi d'oil, è detta ''[[Croissant (zona linguistica)|Croissant]]'', per la particolare forma.
 
Gli studiosi che si sono occupati dell'argomento ritengono errata l'attribuzione all'area di lingua occitana:
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== La Croce Occitana ==
 
[[Immagine:Blason Languedoc.svg|thumb|120px|Croce di Tolosa]]
La [[croce (simbolo)|croce]] detta « occitana » è il derivato dello stemma gentilizio dei conti di Tolosa : «de geules à la croix vidée, cléchée» (o ''croce patente'') ''e pomata d'oro''.
 
La prima apparizione della croce di Tolosa avviene sotto il regno di [[RaymondRaimondo V di Tolosa|RaymondRaimondo V]]. Esiste in particolare una descrizione del [[sigillo]] di questo conte datata [[1165]]. La sua utilizzazione è particolarmente precoce nel Sudsud-Ovestovest, visto che i blasoni si diffondono solo nel [[XII secolo]] pricipalmente nel nord della Francia. Sono state fatte diverse interpretazioni di questa croce, di cui molte insistono sull'aspetto «simbolico» del motivo. Michel Pastoureau indica che queste interpretazioni dimenticano che l'eraldica non è la scienza del simbolo, ma dell emblema.
 
Nel [[1950]], Henri Rolland afferma che l'origine di questa croce deve essere ricercata nel marchesato della [[Provenza]] (nord della [[Durance]]) e più precisamente a [[Vernasque]].
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Nel 1996 (L'Auta n° 612) Jean Rocacher conferma che questa croce « è innanzitutto l'emblema dell'antica contea di Venasque, smembrata poi tra i due casati di [[Tolosa]] e di [[Forcalquier]] ».
 
Nel [[2000]], Laurent Macé ("I Conti di Tolosa e il loro seguito") afferma che la croce è diventata l'emblema della famiglia comitale dopo la partecipazione alla prima crociata di [[RaymondRaimondo VIIV di Tolosa|RaymondRaimondo IV]] ; questa croce potrebbe trovare le sue origini a [[Costantinopoli]]. Indica poi che il motivo della "croce patente" ha origini bizantine e che esso si diffonde in occidente attraverso l'Italia e la Provenza. Quindi la croce di Tolosa e la croce di Venasque o di Forcalquier avrebbero origini comuni, ma non si sarebbero ispirate l'una dall'altra.
 
Nel 2000, Bertran de la Farge (La Croce Occitana - Loubatière) pensa che la croce occitana è originaria del marchesato di Provenza, verosimilmente di [[Venasque]], e che potrebbe essere la sintesi tra la croce di Costantinopoli e la croce [[copta]] (croce greca trilobata) introdotta in Provenza grazie ai monaci (Lerins-St Victor di Marsiglia) e forse grazie anche all'aura di San Maurizio.
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Per il momento nessun documento permette di determinare un'origine unica ed incontestabile.
 
== Usi e Costumicostumi ==
[[Immagine:Flag of Occitania.svg|thumb|Bandiera occitana senza stella]]
Questa bandiera è utilizzata per rappresentare la lingua e la cultura occitane, o più generalmente come emblema regionale, come nelin [[LanguedocLinguadoca]] o nel [[LimousinLimosino]]. La croce di Tolosa è a volte accompagnata da una stella a sette punte, che rappresenta le regioni storiche dell'Occitania secondo il ''[[Félibrige]]''.
 
Nelle [[Valli Occitane]] italiane, conformemente alla legge 482-/99 concernente le minoranze linguistiche, numerosi comuni organizzano una cerimonia<ref>[http://www.occitans.it/Bandiera_oc_sus_las_comunas.page Photographies des cérémonies - Site de la Chambra d'Oc]</ref> al momento della posa della bandiera occitana sugli edifici pubblici. Un testo che spiega i motivi della cerimonia viene letto in occitano e in italiano, poi la bandiera viene alzata al suono di ''[[Se canta]]''. Questa cerimonia si è svolta per la prima volta in Francia, nel villaggio di [[Baratier]], il 19 novembre 2006.
 
Il motivo della croce di Tolosa è utilizzato da alcune communità territoriali il cui territorio corrisponde in parte a quello dell'antica contea di Tolosa : [[Midi-Pyrénées]], [[LanguedocLinguadoca-RoussillonRossiglione]], [[Alpes-de-Haute-ProvenceAlpi dell'Alta Provenza]] e [[Hautes-AlpesAlte Alpi]], (Contea di Forcalquier). Lo si ritrova anche sulla segnaletica per indicare la lingua occitana (cartelli all'entrata delle città...).
 
== Religioni ==
{{à sourcer}}
{{ref nec|Les religions ont profondément marqué l'identité occitane}}.
 
Il [[cristianesimo]] ha necessitato moltissimo tempo per stabilirsi in [[Guascogna]].
Tuttavia il suo inserimento fu così profondo che si passò da una struttura familiare matriarcale ad una struttura di tipo «paternalista flessibile». In seguito, degli alleati cristiani venuti dal nord (i sacerdoti Franchi Salii) furono pregati di espellere gli [[eretici]] ([[Arianesimo]]) Visigoti di Acquitania.
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*[[Antitrinitarismo]]: L'anitrinitarismo è una dottrina religiosa che si oppone alla Trinità divina. Viene di volta in volta nominato unitarismo, semplicità divina e arianesimo. È una dottrina che condividono gli ebrei, i mussulmani e alcuni movimenti cristiani.
 
*L'[[Islam]]: non è riuscito a diffondersi nella regione della marca narbonese un tempo sotto il controllo dei mussulmanimusulmani di [[Al al-Andalus]].
 
*Il [[Protestantesimo]]: si è fortemente diffuso in alcune regioni in un'epoca in cui la religione [[cattolicesimo|cattolica]] e lo stato francese formavano un tuttuno. La scelta di alcuni signori di sviluppare il calvinismo fu probabilmente una manifestazione di ostilità contro la Francia del nord (Béarn in particolare). Paradossalmente, siccome la bibbia riformata fu scritta in francese, i protestanti si interessarono a questa lingua.
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==Lingua==
{{vedi anche|lingua occitana}}
A partire dall'annessione dei territori da parte della [[Regno di Francia|Corona di Francia]], la lingua occitana iniziò un declino, finché nel [[1539]] l'[[Edittoordinanza di Villers-Cotterêts|editto di Villers-CotteretCotterêts]] impose il francese in tutti gli atti pubblici.
 
Nel [[1854]] nasce il ''[[Félibrige]]'', movimento letterario fondato da poeti provenzali per la resurrezione della vecchia lingua. Appartiene a questo movimento [[Frédéric Mistral]], [[nobel per la letteratura]].
 
==Attualità==
Le comunità occitane, che si rifanno alla storia occitana, sono numerose e molto attive, dal Piemonte alla Catalogna.
 
Il [[30 agosto]] [[2008]] (anno internazionale delle lingue, voluto dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]) è partita una lunga marcia che dalle [[Valli occitane|valli occitane piemontesi]] ([[Pietraporzio]] in [[Val di Stura]], [[Provincia di Cuneo|CN]]) deve raggiungere [[Vielha e Mijaran|Vielha]], in [[CatalunyaCatalogna]], per chiedere che la [[lingua occitana]] diventi [[Patrimonio dell'Umanità]]. La [[marcia]] è di 1700&nbsp;km e di 70 giorni, ed è stata chiamata ''Occitania a pè''. L'evento è stato organizzato dall'[[associazione culturale]] ''Chambra d'Oc'', piemontese, col sostegno degli [[enteenti Pubblico|Enti Pubblici]]pubblici.
 
==Note==
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L'occitano si compone di tre gruppi dialettali :
* [[gasconeDialetto (dialetto)guascone|gasconeguascone]]
* [[occitano meridionale]] : [[languedocien (dialetto)|languedocienlinguadociano]] ete [[dialetto provenzale (dialetto)|provenzale]] ([[dialetto nizzardo (dialetto)|nizzardo]] incluso)
* [[nord-occitano]] settentrionale: [[limousindialetto (dialetto)limosino|limousinlimosino]], [[alverniate (dialetto) alverniate|alverniate]], [[vivaro-alpinodialetto vivaroalpino|vivaroalpino]]
Il [[lingua catalana|catalano]] è molto simile all'occitano.
 
===Media in lingua occitana ===
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====Film====
*''[[L'histoire d'Adrien]]'', film di Jean-Pierre Denis in francese e in occitano(dialetto del limousinlimosino) uscito nel 1980.
*''[[Malaterra]]'', film francese, i cui dialoghi sono in gran parte in occitano (provenzale).
*''{{lien|lang=it|Il Vento fa il suo giro}}'', film italiano le cui scene si svolgono nella zona montagnosa occitanofona di {{lien|lang=oc|Val Maira}}, in Italia. L'occitano delle vallate ha un ruolo predominante, assieme all'italiano e al francese.
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====Stampa====
{{Article détaillé|Presse écrite occitane}}
La stampa dell'Occitania ha delle edizioni la cui periodicità varia da quella quotidiana a quella annuale. Esse vengono pubblicate nelle diverse lingue praticate nella zona occitana, specialmente in francese, italiano e occitano.
Una quarantina di edizioni pubblicano dei testi in lingua occitana, sia accanto ad articoli in altre lingue, sia esclusivamente in occitano.
 
===LitteraturaLetteratura occitana===
* lesi [[troubadourTrovatore|trovatori]]s
* [[Frédéric Mistral]]
* [[Félix Castan]]
* leil ''[[Félibrige]]''
* [[Jean Boudou]], in occitan occitano: ''Joan Bodon''
* [[Marcelle Delpastre]], in occitano ''Marcela Delpastre'', poeta del limousinLimosino
* [[Marceau Esquieu]]
* [[Jasmin (poeta)|Jacques Boé detto Jasmin]]
* [[Paul Froment]], ''poèta occitan mòrt al servici militar a Lion'' (poeta occitano morto durante il servizio militare, a Lione)
* [[Max Rouquette]]
* [[Félix Arnaudin]], collezionista di racconti gasconiguasconi (Landes)
* [[Joseph Roumanille]] (racconti provenzali)
* Edmond Vivier (majoral du Félibrige -felibre-, nativo di [[Millau]])
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===Musica e danza===
L'[[inno]] dell'OccitanaiaOccitania è ''[[Se canta]]'' (o eventualmente ''[[La Cançon de la Copa]]'').
 
Per conoscere la musica occitana , si consulteràvedasi in particolare :
* [http://www.talvera.org/ La Talvera]
* [http://www.menestrersgascons.com menestrers gascons JFTisnèr Verd e Blu]
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* [[Marilis Orionaa]]
* [[Peiraguda]]
* [[Lo Còr de la Plana]], di de MarselhaMarsiglia
* [http://www.duotras.fr/ Bernat Combi / sito ufficiale], cantante e musicista fuori dal comune del LimousinLimosino
* [http://loulesabronde.free.fr Loule Sabronde / sito ufficiale]
* [[Sonoloco]] [http://www.sonoloco.net] di Hautefort in Dordogna
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===Gastronomie===
====Entrées====
* leil [[pan bagnat]]
* la [[pissaladière]]
* la [[secho]] ouo [[secca]] d'di [[Entrevaux]] (jambonprosciutto seccrudo)
* la [[bouillabaisse]]
* la [[soupe au pistou]]
* la [[faveyrole]] (soupezuppa dedi fèves cuitesfave)
* l'[[anchoïade]]
* la [[tapenade]] (pasta di olive verdi)
* la [[merenjainade]] (caviarcaviale d'auberginedi melanzana)
* la [[crique]]