Minenwerfer: differenze tra le versioni

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==Lo sviluppo==
I tedeschi analizzarono lo svolgimento dell'[[assedio di Port Arthur]], nel corso del quale l'artiglieria era stata incapace di distruggere strutture difensive come filo spinato e bunker, L' ''Ingenieurkomitee'' (''Gruppo ingegneristico'') dell'esercito tedesco nel [[1907]] iniziò a collaborare con l'industria [[Rheinmetall]] per studiare il problema. La soluzione che svulupparonosvilupparono fu un [[mortaio]] a canna corta rigata a ricarica frontale, costruito in tre diverse misure. Il più grande, e il primo ad essere prodotto, fu nel [[1910]] il ''[[25 cm schwere Minenwerfer]]'' (sMW), un ''mortaio pesante da 250mm''. Nonostante pesasse solo 955 kg, i suoi colpi avevano sul bersaglio lo stesso effetto di quelli dei mortai da 28 o 30.5 cm, che però pesavano dieci volte tanto. Allo scoppio della prima guerra mondiale ne erano stati consegnati all'esercito 44 esemplari. Furono usati con successo in [[Belgio]], a [[Liegi]] e [[Namur]], nonché contro la fortezza [[Francia|francese]] di [[Maubeuge]].
 
La versione media dell'arma, il ''[[17 cm mittlerer Minenwerfer]]'' (mMW), ''mortaio medio da 170mm'', fu prodotta a partire dal [[1913]] e all'inizio della guerra ne furono messi in campo 116 esemplari.
 
La versione leggera, il [[7.58 cm Minenwerfer|''7.58 cm leichte Minenwerfer'']] (LMW), ''mortaio leggero da 75,8mm'' allo scoppio della guerra era ancora in fase di sperimentazione e ne esistevano solo prototipi, ma venne rapidamente messa in produzione. L'arma si dimostrò molto più funzionale dell'artiglieria convenzionale. Per fare un paragone, il cannone 7.7 cm FK 96 n/A per essere spostato richiedeva una squadra di sei cavalli, mentre per trasferire il LMW ne bastava uno solo; inoltre soli quattro uomini potevano riposizionare il LMW sul campo di battaglia. Il ''minenwerfer'' era inoltre più economico, in quanto produrlo costava solo un settimo di quanto costasse un pezzo d'artiglieria e anche le munizioni che sparava avevano un costo inferiore.
 
Dal momento che la potenza del lancio, e di conseguenza la potenza di fuoco, del Minenwerfer era però bassa, per riempire i proiettili fu impiegata una certa varietà di [[esplosivo|esplosivi]] inadatti all'artiglieria convenzionale, come il [[Trinitrotoluene|TNT]]. Generalmente però si usavano esplosivi a [[nitrato d'ammonio]] e [[carbone]]. L'instabilità di questo tipo di esplosivi li faceva talvolta scoppiare ancora all'interno della canna: gli incidenti di questo tipo furono numerosi e uno di questi, nel [[1916]], costò la vita a Karl Völler, capo progettista della Rheinmetall. Queste problematiche vennero infine risolte con il tempo.