Il conte di Montecristo: differenze tra le versioni

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"Se alle sei di mattina i quattromila scudi non sono nelle mie mani, alle sette il conte Alberto avrà cessato di vivere. <br />
<math>\qquad \qquad \qquad \qquad </math> ''Luigi Vampa''" }}
Il giovane barone d'Epinay, non riuscendo a raggranellare la somma richiesta, chiede aiuto al Conte di Montecristo, che sapeva in buoni rapporti con il bandito avendo assistito all'incontro trafra i due al Colosseo. Informatosi dal messaggero che aveva consegnato la richiesta di riscatto, lo stesso salvato da Dantès dal patibolo, il Conte di Montecristo si reca insieme a Franz nelle [[catacombe di Roma|catacombe di San Sebastiano]], dove si rifugiava Vampa con la sua banda. Là riesce facilmente ad ottenere la liberazione del giovane Morcerf.
 
L'indomani, poiché Albert deve tornare a [[Parigi]], Dantès si accommiataaccomiata dai due giovani, chiedendo ad Albert un favore: quando verrà a Parigi gradirebbe essere introdotto alle alte personalità della città, dato che laggiù non era conosciuto. Albert accetta con entusiasmo la proposta, e dà appuntamento al Conte per il [[21 maggio]] di quell'anno nella sua dimora.
 
=== Vendetta ===