Il conte di Montecristo: differenze tra le versioni

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Dunque capirete che non essendo di alcun paese, non domandando protezione, non riconoscendo alcun uomo per mio fratello, non un solo scrupolo, che arresta i potenti, non un solo ostacolo, che paralizza i deboli, può arrestarmi, e paralizzarmi. Non ho che due avversari, non dico due vincitori, perché li sottometto colla tenacia: la distanza ed il [[tempo]]. Il terzo, ed è il più terribile, sta nella mia condizione di mortale. Ciò solo può fermarmi nella strada che percorro, e prima che abbia conseguito lo scopo a cui miro; tutto il resto l'ho calcolato. Ciò che gli uomini chiamano capricci della fortuna, vale a dire la rovina, i cambiamenti, le eventualità, li ho tutti prevenuti, e se qualcuno può colpirmi, nessuno può rovesciarmi. A meno che non muoia, sarò sempre ciò che sono.}}
 
Dopo l'incontro con Villefort, Dantès si reca nella casa della famiglia Morrel, per vedere come erano andate le cose in seguito alla salvezza della ''MorellMorrel e Figlio'' ad opera di [[Sinbad il marinaio]]: Julie Herbault ed Emmanuel Herbault sono felicemente sposati; il signor Morrel è morto lasciando l'azienda con ottimi [[bilanci]], anche se poi il genero e la figlia l'hanno venduta; infine Maximilien Morrel ha un'ottima posizione nell'[[esercito]] ed è innamorato di Valentine de Villefort che, pur ricambiandolo, è promessa (per ferrea volontà del padre Gérard) al [[barone]] Franz d'Epinay. La povera giovane non ha amici, il padre non la considera, mentre la matrigna Héloise è invidiosa del fatto che erediterà un grande patrimonio a discapito del figlio Édouard. Unica sua consolazione è la presenza del nonno, Noirtier de Villefort, rimasto però muto e paralizzato in seguito ad un colpo apoplettico.
 
==== Cattivi investimenti e fantasmi del passato ====