Chimica: differenze tra le versioni

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Nella seconda metà del [[XVII secolo]], con l'introduzione del metodo sperimentale da parte di [[Robert Boyle]], si pongono le basi per lo sviluppo della chimica moderna. Lo spartiacque tra alchimia e chimica può essere considerato l' anno [[1661]], con l' uscita del suo libro "[[Il Chimico Scettico]]".
Successivamente il lavoro di [[Antoine Lavoisier]], che enunciò per primo la [[Legge della conservazione della massa (chimica)|legge della conservazione della massa]] e confutò la [[teoria del flogisto]], segnò il definitivo superamento dell'alchimia. Nel [[1807]] [[Jöns Jacob Berzelius]] fu uno dei primi a utilizzare il termine "[[chimica organica]]" in riferimento alla chimica che caratterizzava i composti prodotti dal [[regno animale]], contrapposti a quelli di origine [[minerale]] e di pertinenza della [[chimica inorganica]]; sarà [[Friedrich Wöhler]] nel [[1828]] a dimostrare che i composti organici possono essere ottenuti anche da [[sintesi chimica|sintesi]] in laboratorio, riuscendo a sintetizzare l'[[urea]] a partire da sostanze inorganiche. Nel [[1937]] l'italiano [[Emilio Segrè]] scoprì il [[tecnezio]], primo [[elemento chimico]] artificiale, e negli anni avvenire verranno sintetizzati artificialmente molti altri nuovi elementi che andranno ad arricchire la [[tavola periodica]].ù
 
 
 
 
Tutte stronzate nn è veo nnte
 
==Concetti base==