<!-- Image with unknown copyright status removed: [[Image:Colchis-statuette.jpg|right|100px|thumb|Golden statuette found at Gonio, [[Adjara]].]] -->
[[Mitridate VI]] soffocò una rivolta nella regione nel 83 a.C. dando il governo della Colchide nelle mani di suo figlio Mitridate Cresto, il quale venne presto giustiziato essendo stato sospettato di complottao contro suo padre. Durante la [[terza guerra mitridatica]], Mitridate VI mise al trono della Colchide un altro suo figlio [[Machares]], che mantenne il suo potere, ma per un breve periodo. Con la sconfitta di [[Mitridate VI del Ponto]] nel 65 a.C., la Colchide venne occupata da [[Pompeo]], facendo prigioniero uno dei capi locali (scettucosceptuco) Oltace, e insediandovi Aristarco come ''[[Dinastia|dinasta]]'' (65-47 a.C.). Dopo il declino e la morte di Pompeo, [[Farnace II del Ponto|Farnace II]], figlio di [[Mitridate VI del Ponto|Mitridate]], si avvantaggiò del fatto che [[Giulio Cesare]] si trovasse impegnato in [[Antico Egitto|Egitto]], e perciò occupò la Colchide, l'[[Armenia]] e parte della [[Cappadocia]], sconfiggendo successivamente [[Gneo Domizio Calvino]], mandato da Cesare contro di lui. Il suo trionfo fu, comunque, di breve durata. Sotto [[Polemone I del Ponto|Polemone I]], figlio e successore di [[Farnace II del Ponto|Farnace II]], la Colchide faceva parte del [[Ponto]] e il [[Regno del Bosforo Cimmerio|Regno del Bosforo]]. Dopo la morte di Polemone (dopo il 2 a.C.), la sua seconda moglie [[Pitodorida del Ponto|Pitodorida]] mantenne il possesso della Colchide insieme al Ponto stesso, sebbene il Regno del Bosforo le venisse strappato. Suo figlio e successore [[Polemone II del Ponto]] fu indotto dall'imperatore [[Nerone]] ad abdicare, e quindi sia il Ponto che la Colchide vennero ad essere incorporati nella provincia di [[Galazia]] (63 d.C.) e più tardi in quella di [[Cappadocia]] (81 d.C.).