Storia dell'Alto Adige: differenze tra le versioni
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I rinvenimenti archeologi dimostrano la presenza dell'uomo nelle valli dell'Alto Adige dopo la fine dell'ultima [[glaciazione]], intorno al 12000 a.Cr. Reperti provenienti dall'[[Alpe di Siusi]] sono databili al [[paleolitico]] inferiore. Accampamenti di cacciatori mesolitici risalenti all' 8. millennio a.Cr. sono stati scoperti nei fondi valle presso [[Bolzano]], [[Bressanone]] e [[Salorno]]. Accampamenti analoghi furono rinvenuti nel vicino [[Trentino]], a [[Passo Rolle]], nel 1971.
[[Image:Ethnic Distribution South Tyrol Census 1880.png|thumb|right|300px|I comuni dell'Alto Adige nel censimento austriaco del 1880: in verde quelli tedeschi ed in arancione i ladini. Si noti la presenza, nonostante la [[germanizzazione]]
La celebre [[mummia del Similaun]], nota anche come ''Ötzi'', avrebbe un'età di circa 5 mila anni. Questo la pone nell'età del rame, momento di transizione tra il neolitico e l'età del bronzo. Sepolcri in pietra del 2000 a.C. sono stati localizzati ad [[Appiano sulla strada del vino|Appiano]]. Il [[clima]] era ancora più mite di oggi, come dimostrano i reperti localizzati in grotte della [[Val Pusteria]].
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Fino al Settecento il cambiamento della parlata degli strati popolari (la stragrande maggioranze della popolazione) fu un processo di [[assimilazione culturale]] spontaneo, slegato da ancora inesistenti implicazioni di carattere nazionalistico.
Fu
L'Ottocento vide l'emergere delle coscienze nazionali e dei nazionalismi. Specie dopo il [[1866]], con la perdita del Veneto da parte dell'Austria, si intensificò l'opera di germanizzazione, col lavoro concorde del governo centrale di Vienna, del governo provinciale di Innsbruck e delle associazioni pangermaniste. Simili fenomeni di [[assimilazione forzata]] avvennero comunque in molte altre parti dell'Impero ed in generale in tutta Europa. La presenza di minoranze etniche era infatti generalmente combattuta, in quanto era vista (non a torto) come un pericolo per l'integrità territoriale dei singoli stati.
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*[http://www.european-journalists.eu/The%20South%20Tyrol%20Autonomy.pdf Anthony Alcock, The South Tyrol Autonomy, County Londonderry/Bozen-Bolzano, May 2001]
*[http://altoadige.gelocal.it/dettaglio/cosi-nacque-la-bolzano-italiana-ecco-le-foto-inedite/1483816 Articolo con fotografie di Bolzano italiana]
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