Raffaele Bendandi: differenze tra le versioni
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Nacque da un'umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato ''Filanda Vecchia'', che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l'apprendista da un orologiaio,); ciononostante all'età di 10 anni era già appassionato di [[astronomia]] e [[geofisica]], tanto da costruirsi da solo un [[telescopio]] ed alcuni [[giroscopio|giroscopi]] (in effetti lui era uno scultore di legno per profesione). In seguito al [[terremoto di Messina]] del [[28 dicembre]] [[1908]], si appassionò ai [[terremoto|terremoti]], e riuscì, secondo lui, anche a predirli.<ref>http://www.nuovaricerca.org/bendandi.htm</ref> Dopo l'esperienza come apprendista presso un orologia, si iscrisse ad una Scuola d'Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell'Emilia. Durante la [[Grande Guerra]] servì come meccanico in una squadriglia aerea.<ref>http://archiviostorico.corriere.it/2004/novembre/05/Bendandi_uomo_che_anticipava_terremoti_co_9_041105085.shtml</ref> Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel [[1920]] formulò la propria teoria «sismogenica».<ref>http://extraweb.comune.ra.it/odonomastica/scheda.asp?CodTopon=1743</ref>
La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua [[naja]]: lui nel [[1919]] intuisce che la [[crosta terrestre]], così come le [[marea|maree]], è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della [[Luna]]. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la [[Luna]] e gli altri pianeti (tra cui anche il [[Sole]]) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre,<ref>http://vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7059</ref> che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'[[Appennino tosco-romagnolo]]. Una sua prima involontaria previsione la fece per il [[terremoto della Marsica]] il [[13 gennaio]] [[1915]], quando si accorse che il [[27 ottobre]] dell'anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.<ref name=atlas>http://www.itacomm.net/EQL/absbent1908.pdf</ref>
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Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il [[23 novembre]] [[1923]] davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il [[2 gennaio]] [[[1924]] si verificherà un terremoto nelle [[Marche]]. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il [[Corriere della Sera] gli dedicò la prima pagina, chiamandolo ''Colui che prevede i terremoti''; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici. <ref>http://www.racine.ra.it/smbendandi/raffaele.htm</ref> Oltre agli studi, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America.
Durante il periodo [[fascismo|fascista]], precisamente nel [[1927]] dapprima fu nominato da Mussolini [[Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia]], ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l'esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.
Dopo averlo studiato a fondo, nel [[1931]] Bendandi affida all'Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare ''"Un principio fondamentale dell’Universo"'', dove descrive la sua precedente scoperta.<ref>Il plico verrà aperto solo il [[27 dicembre]] [[1979]], l'anno della sua morte.</ref>
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==Riconoscimenti==
* fu eletto membro della [[Società Sismologia Italiana]], della [[Accademia Torricelliana di Scienze e Lettere]], e della [[Artis Templum]]
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* Faenza gli ha dedicato una Scuola Media
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