Raffaele Bendandi: differenze tra le versioni
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La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua [[naja]]: lui nel [[1919]] intuisce che la [[crosta terrestre]], così come le [[marea|maree]], è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della [[Luna]]. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la [[Luna]] e gli altri pianeti (tra cui anche il [[Sole]]) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre,<ref>http://vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7059</ref> che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'[[Appennino tosco-romagnolo]]. Una sua prima involontaria previsione la fece per il [[terremoto della Marsica]] il [[13 gennaio]] [[1915]], quando si accorse che il [[27 ottobre]] dell'anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.<ref name=atlas>http://www.itacomm.net/EQL/absbent1908.pdf</ref>
Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il [[23 novembre]] [[1923]] davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il [[2 gennaio]]
Durante il periodo [[fascismo|fascista]], precisamente nel [[1927]] dapprima fu nominato da Mussolini [[Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia]], ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l'esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.
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