Enrico Berlinguer: differenze tra le versioni
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Il contatto col mondo cattolico si rese allora più intensamente ricercato da parte del partito e fu creata la formula del "[[cattocomunista|catto-comunismo]]", con la quale si pubblicizzavano ed esaltavano i punti di contatto con le componenti dei partiti cattolici (ma essenzialmente della DC) più attente alle tematiche sociali, con i cosiddetti "basisti" (cioè rappresentanti della "base", l'elettorato di basso ceto) degli altri schieramenti.
Furono perciò coronate da grande enfasi ciascuna e tutte le piccole e grandi occasioni di convergenza ideale su punti specifici delle tematiche sociali; ciò non mancò di essere stigmatizzato da taluni come "rigurgito di [[qualunquismo]]" o come "apoteosi del ''volemose bene''" (ad intendere un certo modo politico disinvoltamente superficiale), sebbene un certo effetto di "sdoganamento" (come lo si potrebbe chiamare oggi) vi sia effettivamente stato.
Nelle elezioni politiche del [[20 giugno]] [[1976]] il [[Partito Comunista Italiano|PCI]] (che aveva ormai abbandonato le cordate elettorali allestite insieme ad altre forze - ad esempio il [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria]]) ottenne da solo il 34,4% dei voti e 227 seggi alla [[Camera dei Deputati]] e il 33,8% dei suffragi con 116 seggi al [[Senato della Repubblica]]: la differenza rispetto ai voti ottenuti dalla DC era di pochi punti percentuali, molti di meno rispetto alle precedenti votazioni, avvicinando il PCI ad una quota di elettorato che poteva eventualmente ambire anche alla maggioranza relativa.
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