Nel [[306]], alla morte di [[Costanzo Cloro]], scoppiarono una serie di rivalità, che sfociarnosfociarono in lunghi anni di guerre civili, interrotte da alcune tregue. [[Costantino I]] combatté per lunghi anni, contro [[Massenzio]] (acclamato imperatore dai [[pretoriani]] e dalla plebe di Roma), vincendolo nella [[battaglia di Ponte Milvio]] del [[312]]. Massenzio a sua volta era stato costretto a combattere contro [[Lucio Domizio Alessandro]] negli anni [[308]]-[[310]].<ref>Y.Le Bohec, ''Armi e guerrieri di Roma antica. Da Diocleziano alla caduta dell'impero romano'', Roma 2008, p.274.</ref> Divenuto unico imperatore in Occidente, Costantino nel [[313]] proclama a [[Milano]] l'[[Editto di Milano|editto di tolleranza]] verso i [[cristianesimo|cristiani]]. La guerra civile si protrasse negli anni successivi, risultando in pratica uno scontro tra Occidente romano (Costantino) ed Oriente greco (dove regnava [[Licinio]] dal [[308]]). Alla fine Costantino ebbe la meglio su Licinio, ottenendo di poter riunire nuovamente l'impero romano sotto un unico comando (nel [[324]]). L'anno successivo il nuovo imperatore d'Occidente ed Oriente partecipò al [[Concilio di Nicea]].