Giovanni Verga: differenze tra le versioni

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===Le prime esperienze a Catania===
È questo, in Sicilia, un periodo di violente [[sommossa|sommosse]] popolari per l'abolizione del [[dazio]] sul [[Tassa sul macinato|macinato]] e, soprattutto nella provincia catanese, si assiste alla reazione dei contadini che, esasperati, arrivano ad uccidere e a saccheggiare le terre. Sarà [[Nino Bixio]] che, con la forza, riuscirà a riportare l'ordine. Nella novella ''Libertà'', il Verga rivive con forza drammatica una di queste rivolte, quella di [[Strage di Bronte|Bronte]].
 
{{Quote|Sciorinarono dal campanile un fazzoletto a tre colori, suonarono le campane a stormo, e cominciarono a gridare in piazza: "Viva la libertà!". Come il mare in tempesta. La folla spumeggiava e ondeggiava davanti al casino dei ''galantuomini'', davanti al Municipio, sugli scalini della chiesa: un mare di berrette bianche, le scuri e le falci che luccicavano<ref>Giovanni Verga, Tutte le novelle, Milano, Arnoldo Mondadori, 1979, pag. 338</ref>.}}