Gaio Licinio Calvo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Corretto refuso |
oratoria e posizioni politiche |
||
Riga 5:
Figlio dell'annalista [[Licinio Macro]], Gaio seguiva la corrente [[atticista]].
Annoverato tra i ''[[poetae novi]]'' o ''[[neòteroi]]'', fu amico di [[Catullo]] e avversario di [[Cicerone]]. Licinio Calvo è autore di un epillio, "Io", che narra l'amore infelice di Io per Giove, in seguito trasformata per gelosia in giovenca da Giunone.
Avversario sia di [[Cesare]] sia di [[Pompeo]], come oratore partecipò a importanti processi, tra i quali spicca quello contro [[Vatinio]]. La sua oratoria era celebre per l'espressività ed il pathos.<ref>"Le Muse", De Agostini, Novara, 1964, Vol.III, pag.6 </ref>
==Opere==
Scrisse molte poesie, d'amore e no, delle quali però conserviamo pochi versi. Tra questi vanno segnalati un [[epigramma]] contro [[Pompeo]], accusato di essere omosessuale; un [[epillio]] intitolato "Io" e le elegie scritte in memoria della moglie Quintilia. Inoltre realizzò carmi erotici, epigrammi satirici.
La sua lirica fu di impronta alessandrinica, caratterizzata da una profonda erudizione, da una attenzione della forma, ma anche da una spontanea espressione di intimità affettiva.
== Note ==
<references/>
{{Portale|Antica Roma|Lingua latina}}
{{Portale|letteratura|biografie}}
| |||