Sant'Angelo di Gerocarne: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Nel 1619 Sant'Angelo fu istituito villaggio o luogo a sé dal [[Storia_di_Nocera#Duchi_di_Nocera|duca di Nocera]] [[Francesco Maria Carafa]], che aveva promosso l'ampliamento del primitivo nucleo rurale formatosi attraverso i secoli intorno al monastero di San Michele Arcangelo. L'ingegnere fiscale e regio archivista Antonio Tango era stato incaricato di redigere il regio diploma che elevava al rango di Università ([[Comune]]) il casale di Sant'Angelo. Quest'avanzamento di grado però durò molto poco. Quando nel 1652 i [[domenicani]] acquistarono dal [[Filippo_IV_di_Spagna|re di Spagna Filippo IV]] la contea di [[Soriano_Calabro|Soriano]], Sant'Angelo era già stato di nuovo ridotto a casale di essa. Da allora non godette più l'autonomia.
Dopo che i Francesi, abolite le feudalità, procedettero a una nuova divisione amministrativa del Regno per legge 19 gennaio 1807, Sant'Angelo fu annesso come casale al comune di [[Sorianello]], nel riordino disposto per decreto 4 maggio 1811, istitutivo dei Comuni e dei circondari.
Con il ritorno dei [[Borbone|Borboni]] nel 1815, si assiste ad un ulteriore riordino per legge 1 maggio 1816, nel quale Sant'Angelo viene aggregato al Comune di Gerocarne, da cui tuttora dipende<ref>{{maiuscoletto|A|ntonino| B|arilaro}}, ''Apprezzo dello Stato di Soriano in Calabria ultra 1650'', Barbaro Editore, Oppido Mamertina 1982. Edizione della copia manoscritta dell'Apprezzo (stima dettagliata dei singoli possedimenti) redatto nel 1650 da Antonio Tango, regio archivista per la corte spagnola, conservata presso la Biblioteca San Domenico di Soriano Calabro.</ref>.