Giorgio Fuà: differenze tra le versioni

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Fondatore della facoltà di economia dell'[[Università Politecnica delle Marche]] di [[Ancona]], che è oggi a lui intitolata, e dell'([[ISTAO]]), I'''Istitutostituto [[Adriano Olivetti]] di studi per la gestione dell'economia e delle aziende''', ([[ISTAO]])sempre ad Ancona.
 
== Biografia ==
Nato da una famiglia borghese di Ancona, frequenta le scuole nel capoluogo dorico per proseguire alla [[scuola Normale Superiore di Pisa]]. Riesce a conseguire la laurea all'[[università di Pisa]] in scienze politiche, ma non a concludere gli studi come normalista, costretto a lasciare a causa delle [[leggi razziali]], poiché ebreo. Fugge in [[Svizzera]] dove, nel 1940, consegue il ''Doctorat en Droit - mention en économie politique'' all'università di [[Losanna]]. Dal 1941 inizia a lavorare per [[Adriano Olivetti]] e nel 1943 si sposa con Erika Rosenthal. Per un breve periodo (1947-1950) ritorna all'università di Pisa come [[professore]], poi viene chiamato a [[Ginevra]] come consulente della [[Commissione Economica per l'Europa]] delle [[Nazioni Unite]] presieduta da [[Gunnar Myrdal]]. Nel 1955 entra all'[[ENI]] come consigliere economico di [[Enrico Mattei]].
 
Decisivo il suo impegno per la costituzione di una facoltà di [[economia]] nella sua città natale. Anche grazie ai suoi contatti con [[Carlo Bo]], allora rettore dell'[[università di Urbino]], nel 1959 riesce ad aprire questa facoltà come sede staccatadistaccata di Urbino, che dopo alcuni anni (1969) si unisce alla facoltà di ingegneria creando la "liberà [[università di Ancona]]". Dalla sua istituzione fino al 1997 insegna in questa facoltà, coinvolgendo molti altri esperti italiani. Il [[26 gennaio]] [[2002]] l'università dedica la facoltà di economia e commercio a Fuà.
 
Nel 1967 fonda, sempre ad Ancona, l'[[ISTAO]] (Istituto [[Adriano Olivetti]] di studi per la gestione dell'economia e delle aziende) con l'obbiettivo di creare una scuola di alta specializzazione post-laurea; ora ha sede a [[Villa Favorita (Ancona)|Villa Favorita]].
 
Dal 1983 al 1986 è presidente della società italiana economisti, e dal 1986 è socio dell'[[accademia dei Lincei]]. Nel 1988 fonda l'associazione italiana per la collaborazione tra gli economisti di lingua neolatina, di cui ne è presidente fino al 1994. Riceve la laurea ad ''[[honoris causa]]'' dall'[[università di Camerino]] (1993) e dall'[[università autonoma di Madrid]] (2000).
 
==Collegamenti esterni==