Bonisiolo: differenze tra le versioni

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|mappaY =
|altitudine = 5
|abitanti = 722 <ref>Rilevamento effettuato in occasione delle elezioni delle Associazioni di Quartiere del 12-13 giugno 2004. La [http://www.chiesacattolica.it/ CEI] rileva 660 abitanti nel territorio della parrocchia mentre l'ISTAT, durante il [[Censimento generale della popolazione e delle abitazioni|censimento]] del 2001, vi contava 526 residenti (tralasciando tuttavia le [[località abitate]] vicine e le [[case sparse]]). </ref>
|anno = 2003
|cap = 31021
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|nomeAbitanti =
|patrono = [[Sant'Andrea]]
|valFestivo = <!-- -->
|sito =
|sito = <!-- http://www.comune.mogliano-veneto.tv.it/ -->
}}
'''Bonisiolo''' (in [[dialetto veneto]] locale ''Bonisioło'' /{{IPA|boni'ziɔeo}}/ o ''Bonisiol'' /{{IPA|boni'ziɔl}}/) è una frazione del comune di [[Mogliano Veneto]]. Costituisce inoltre una delle nove [[Circoscrizione di decentramento comunale|circoscrizioni]] del comune (quartiere 3 - Bonisiolo).
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Dista circa 8 km da Mogliano e l'abitato confina con le ultime costruzioni di [[Casale sul Sile]], sviluppandosi lungo la strada provinciale 64 (via Altinia).
 
==ToponimoStoria==
Secondo [[Carlo Agnoletti]], Bonisiolo dovrebbe essere un composto dei termini latini ''bonum'' e ''solum'', cioè "suolo buono". Confermerebbe ciò anche il toponimo Altobello, riferito alla zona a sud-ovest dell'abitato, indicante un terreno più elevato e fertile. Questa ipotesi potrebbe richiamare a delle opere di bonifica, condotte forse dai monaci dell'[[Abbazia di Santa Maria Assunta (Mogliano Veneto)|Abbazia di Santa Maria Assunta]].
 
Tuttavia Bonisiolo è entrata sotto la giurisdizione di Mogliano solo in un'epoca relativamente recente. La chiesa di Sant’Andrea, citata con il toponimo nel [[1152]], era una cappella del monastero di [[Casier]]<ref name=sar/> (a sua volta legato all'[[Abbazia di San Zeno]] di [[Verona]]), ma, nel [[XIV secolo|Trecento]], dipendeva dalla [[pieve]] di [[Casale sul Sile|Casale]]<ref name=for1>{{cita libro | cognome= Forti | nome= Beppe | titolo= Le chiese di Bonisiolo, Campocroce e Zerman | editore= Tredici | città= Oderzo | anno= 2000 |pagine = p. 13 }}</ref>. Certamente la località non ebbe grande importanza nel medioevo, come dimostrano le scarse menzioni negli scritti antichi: una bolletta di pagamento del [[1336]] attesta che due suoi abitanti furono premiati per avere ucciso due lupi; si sa inoltre che nel [[1330]] ''prè'' Bello, rettore della cappella di Sant'Andrea, aveva raccolto con una colletta 5 [[lire venete]] per supportare la guerra contro i Turchi, e che analogamente, nel [[1344]], il successore ''prè'' Bonsignore ne inviò 15<ref name=for1>{{cita libro | cognome= Forti | nome= Beppe | titolo= Le chiese di Bonisiolo, Campocroce e Zerman | editore= Tredici | città= Oderzo | anno= 2000 |pagine = p. 14-15 }}</ref>.
 
Solo a partire dal [[1470]], anno in cui la Madonna apparve a una sordomuta, Bonisiolo assunse una certa importanza come meta di pellegrinaggi.
 
Il [[1 gennaio]] [[1819]] Bonisiolo entrò finalmente a far parte del comune di Mogliano, prima di allora diviso in Mogliano di Mestre e Mogliano di Treviso<ref name=for1/>. Ancor prima, sotto la [[Serenissima]], aveva fatto parte della [[reggimenti (Repubblica di Venezia)|podesteria]] di [[Mestre]].
==Luoghi di interesse culturale==
===La parrocchiale===
La parrocchiale è un edificio recente progettato dall'architetto Gino Vettorazzo e consacrato il [[18 marzo]] [[1954]]; intitolata a [[Andrea apostolo|Sant'Andrea]], dipende dalla [[Diocesi di Treviso]] <ref>{{cita libro | cognome=Venturini | nome=Giuseppe | titolo=Passeggiate moglianesi | editore=Centro culturale Astori | città=Mogliano Veneto | anno=1980 |pagine = p. 175 }}</ref>. La chiesa precedente, demolita per fare posto all'attuale, era di antiche origini, citata già nel [[1152]] come cappella dipendente dai monaci di [[Casier]] <ref name=sar>{{cita libro | cognome=Sartoretto | nome=Antonio | titolo=Il Santuario della Madonna delle Grazie in Bonisiolo di Mogliano Veneto | editore=Longo e Zoppelli | città=Treviso | anno=1970 |pagine = p. 54 }}</ref>.
 
===Il santuario===
Il luogo sacro più rilevante è comunque il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, piccola costruzione risalente al [[1613]]. Sembra che qui, nell'agosto del [[1470]], una ragazza sordomuta fosse stata miracolosamente guarita in seguito ad un'apparizione della Vergine. Sul posto fu inizialmente costruito un modesto sacello, dove fu collocata un'immagine della Madonna proveniente dalla scuola di [[Tomaso da Modena]]. La chiesa attuale fu costruita qualche secolo più tardi dall'armatore veneziano Zaccaria Bernardo, scampato ad una tempesta presso le coste egiziane. Lo stesso appese al soffitto, come ''[[ex voto]]'' il modellino di una nave, ricavato dal legno della stessa imbarcazione su cui era a bordo. Gli affreschi dell'interno sono opera di Giuseppe Urbani De Gheltof e commissionati da un gruppo di ex prigionieri di guerra. L'edificio è stato restaurato nel [[1960]]: in particolare, la vecchia facciata fu sostituita con l'attuale di gusto secentesco <ref>{{cita libro | cognome=Venturini | nome=Giuseppe | titolo=Passeggiate moglianesi | editore=Centro culturale Astori | città=Mogliano Veneto | anno=1980 |pagine = pp. 175-176 }}</ref>.
 
===Casa Angioli===
Quella che attualmente si presenta come una vecchia casa colonica posta verso la fine di via degli Angeli, era in origine la sede di una confraternita di religiose legate al convento di [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Murano)|Santa Maria degli Angeli]] di [[Murano]]. Il piccolo monastero, che dal [[1570]] aveva giurisdizione anche sulla parrocchia di Bonisiolo con il diritto di nominarne il curato, fu soppresso nel [[1656]]. In seguito edificio e fondo annesso passavano alla [[commenda]] di San Giovanni del Tempio di [[Treviso]] e vi rimaneva sino alle soppressioni napoleoniche del [[1810]] <ref>{{cita libro | cognome=Venturini | nome=Giuseppe | titolo=Passeggiate moglianesi | editore=Centro culturale Astori | città=Mogliano Veneto | anno=1980 |pagine = pp. 176-177 }}</ref>.
 
===La Fossa d'Argine===
Ad est della frazione, lungo il confine con [[Quarto d'Altino]] e in prossimità del raccordo fra [[Autostrada A4 (Italia)|A4]] e [[Autostrada A57|A57]], esiste ancora la Fossa d'Argine, un canale artificiale di antichissime origini scavato per collegare il [[Sile]] allo [[Zero (fiume)|Zero]] e al [[Dese (fiume)|Dese]]. La tradizione la rimanda a [[Liutprando]], re dei [[Longobardi]], e al doge [[Paoluccio Anafesto]], che la realizzarono per segnare i limiti dei rispettivi territori. Citata in un diploma di [[Carlo Magno]] dell'[[803]] e in un placito di [[Ottone III]] del [[998]], tutt'oggi la fossa mantiene le sue funzioni di confine dividendo la [[provincia di Treviso]] da quella di [[provincia di Venezia|Venezia]] <ref>{{cita libro | cognome=Venturini | nome=Giuseppe | titolo=Passeggiate moglianesi | editore=Centro culturale Astori | città=Mogliano Veneto | anno=1980 |pagine = p. 178 }}</ref>.
 
==Attività economiche==