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Barone ha iniziato la sua carriera all'età di 7 anni, conosciuto come 'The DJ Littlest' (il più piccolo tra i DJ) in una stazione radio locale, e si è poi guadagnato l'attenzione come cantante e compositore del gruppo The Bongos, una band [[new wave]] al centro della scena musicale di [[Hoboken]] nel [[New Jersey]] nei primi [[anni 1980|anni ottanta]]. Dopo aver pubblicato alcuni singoli per l'[[etichetta discografica|etichetta]] britannica Fetish, raccolti in una [[compilation]] uscita negli Stati Uniti, ''Drums Along the Hudson'', il gruppo ha firmato per la [[RCA Records]]. The Bongos avevano ottenuto un buon seguito di pubblico e di critica e Barone cominciava ad affermarsi per le sue capacità di autore pop<ref>{{cita web|http://www.nytimes.com/1987/12/16/arts/rock-richard-barone.html|Rock: Richard Barone|17-10-2009}}</ref>. Muovendo i primi passi della carriera solista, gli album di Barone si addentravano in un terreno [[Baroque pop]], orchestrale e da [[cantautore]] più narrativo.
 
In effetti Barone aveva pubblicato il suo primo [[album solista]], ''Cool Blue Halo'' (registrato dal vivo al [[Bottom Line]] di [[New York]]), prima della separazione amichevole dei The Bongos nel [[1987]]. Il [[critico musicale]] Anthony DeCurtis scrisse di Barone nella rivista [[Rolling Stone]], lodandone "gli [[arrangiamento|arrangiamenti]] eleganti e nitidi" e gli riconobbe la capacità di modellare "una sorta di [[musica da camera]] rock"<ref>{{cita web|http://www.rollingstone.com/artists/richardbarone/albums/album/144292/review/5943869/cool_blue_halo|La recensione di ''Cool blue Halo'' su Rolling Stone|17-10-2009}}</ref>. E mentre la rivista Trouser Press descriveva il disco come "intimo, ma confuso"<ref name="Trousers">{{cita web|url=http://www.trouserpress.com/entry.php?a=richard_barone|titolo=La recensione di ''Cool blue Halo'' su Trouser Press|accesso=17-10-2009}}</ref> il critico Tom Moon di [[National Public Radio]], in una valutazione più recente, ha definito l'album "un capolavoro lamentoso" e lo ha accreditato della [[cover|rielaborazione]] di ''[[The Man Who Sold the World]]'' di [[David Bowie|Bowie]], anticipatrice di [[l'MTV Unplugged in New York|Unplugged]] dei [[Nirvana (gruppo musicale)|Nirvana]], aggiungendo: "''Cool Blue Halo'' è un'opera fuori del tempo, forse perfino esotica"<ref>{{cita web|url=http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=9167880|titolo=Sounds of the '80s, Minus the Artifice|accesso=17-10-2009}}</ref>
 
Seguirono altri due album da solista: ''Primal Dream'', [[etichetta discografica|etichetta]] [[MCA Records|MCA]], nel 1990, ildi forte impronta rock-dominato e il più acustico ''Clouds Over Eden'', etichetta [[Warner Music Group|WEA]]<ref>L'etichetta discografica ''Warner-Elektra-Atlantic'' era il precedente nome della [[Warner Music Group]]</ref>, nel 1994, quest'ultimo dedicato al suo vecchio amico, il giornalista rock [[Nicholas Schaffner]], econ tenendoin copertina un suo ritratto darealizzato copertina deldal fotografo Duane Michals. Trousers Press esaminò "l'elegante set di struggenti canzoni d'amore" di ''Primal Dream'', pur ritenendone la produzione e gli arrangiamenti un "passo indietro" dal suo album di debutto<ref name="Trousers" />. Ma, David Browne, scrivendo su Rolling Stone, attribuì all'album quattro stelle commentando che "Barone sta rapidamente superando il vocabolario limitato di dodici corde e di canto pop rammollito"<ref>{{cita web|http://www.rollingstone.com/artists/richardbarone/albums/album/146622/review/5946784/primal_dream|Primal Dream|17-10-2009}}</ref>. Billy Altman, nel [[The New York Times]], ha ritenuto il suo album successivo, ''Clouds Over Eden'', "senza dubbio lo sforzo meglio riuscito della carriera di Barone", mentre Trousers Press lo ha descritto come "strappo e assolutamente meritevole" e "il grande album che i fan avevano sempre immaginato che Barone facesse"<ref name="Trousers" />.
 
Trousers Press esaminò "l'elegante set di struggenti canzoni d'amore" di ''Primal Dream'', pur ritenendone la produzione e gli arrangiamenti un "passo indietro" dal suo album di debutto. [6] Ma, David Browne, scrivendo su Rolling Stone, attribuì all'album quattro stelle e ha commentato che "Barone sta rapidamente superando il vocabolario limitato di dodici corde e ballerino-cantante pop." [7] Billy Altman, nel [[The New York Times]], ha ritenuto il suo album successivo, ''Clouds Over Eden'', "senza dubbio il sforzo meglio riuscito della carriera del Barone", mentre Trousers Press lo ha descritto come "strappo e assolutamente meritevole" e "il grande album che i fan avevano sempre immaginato che Barone facesse."
 
Nel 1997, Barone pubblicò ''Between Heaven and Cello'', un album registrato dal vivo alla intima discoteca Fez di NYC, accompagnato solo dal [[violoncellista]] [[Jane Scarpantoni]]. Un cofanetto dei suoi primi tre album da solista dal titolo The Big Three è stato pubblicato in Europa nel 2000. Nel 2004 ha pubblicato un'antologia edizione limitata solo dal titolo, ''COLLECTION: An Embarrassment of Richard'', includente suoi brani favoriti dal suo back catalogue.