Grottaferrata: differenze tra le versioni

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===Architetture civili===
[[Immagine:Santovetti Grottaferrata.jpg|thumb|200px|right|Palazzo Santovetti in una [[fotografia]] degli [[Anni 1910|anni dieci]].]]
[[Immagine:Villa Grazioli Grottaferrata.jpg|thumb|200px|right|Villa Bracciano-Montalto-Grazioli in una [[Litografia (arte)|litografia]] di [[:en:Charles Guillaume Alexandre Bourgeois|Charles Guillaume Alexandre Bourgeois]] del [[1818]].]]
 
====Palazzo Santovetti====
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====Villa Cavalletti====
La tenuta fu acquistata dal marchese [[Ermete Cavalletti]] nel [[1596]] dal cardinale [[:en:Bartolomeo Cesi|Bartolomeo Cesi]]: la villa fu costruita ed arredata nel Settecento, e nel secondo dopoguerra appartenne alla [[Compagnia di Gesù]]:<ref>{{Cita|Devoti 1999|pp. 192-195}}.</ref> attualmente ospita una comunità cattolica d'integrazione e la prestigiosa Accademia per la Teologia del Popolo di Dio.<ref>{{it}} {{en}} {{de}} {{cita web|url=http://www.akademie-cavalletti.de/|titolo=Sito ufficiale dell'Accademia per la Teologia del Popolo di Dio|accesso=07-09-2009}}.</ref> Vi si trova una necropoli preistorica tra le più grandi dei [[Colli Albani]].<ref name=nota1339/>
 
====Villa Rossellini-Dusmet====
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[[Immagine:Grottaferrata-abbazia01.jpg|thumb|200px|right|La chiesa abbaziale dell'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]], scrigno delle maggiori opere d'arte conservate nel territorio criptense.]]
 
L'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]] ospita alcune importanti opere d'arte, come gli [[Affresco|affreschi]] di Francesco da Siena, pittore [[Manierismo|manierista]] allievo di [[Baldassarre Peruzzi]],<ref name=nota1110/> [[Taddeo Zuccari|Taddeo]] e [[Federico Zuccari]]<ref name="nota1110"/> e del [[Domenichino]]<ref name=nota1111/> ed altre realizzazioni di [[Luigi Capponi (scultore)|Luigi Capponi]],<ref name=notaartusi/> [[Antonio da Sangallo il Giovane]],<ref name=nota84/> [[Annibale Carracci]],<ref name="nota1111"/> [[Giovanni Artusi]],<ref name="nota1111"/> [[Gian Lorenzo Bernini]],<ref name="nota1111"/> [[:en:Tommaso Righi|Tommaso Righi]].<ref name=nota87/> Tante sono inoltre le testimonianze, più o meno anonime od antiche, di [[arte bizantina]] conservate nell'abbazia: l'abbondanza di materiale permise tra l'[[aprile]] [[1905]] ed il [[giugno]] [[1906]] l'organizzazione di una mostra d'arte sacra bizantina che riscosse un grandissimo successo di pubblico e di critica. <br> Le [[Ceramica|ceramiche]] di [[Squarciarelli]], pregiato prodotto artigianale dagli ornamenti [[Art noveau|liberty]] ed [[art decò]] in commercio solo per pochi anni, dal [[1921]] ai primi [[Anni 1940|anni Quaranta]], sono oggi oggetto d'arte da collezione, tanto che il Comune di Grottaferrata ha allestito una mostra a riguardo.
 
Tra le tante Ville Tuscolane situate nel territorio criptense alcune ospitano altre opere d'arte di pregio, come gli affreschi di [[Agostino Ciampelli]]<ref name=notagrazioli/> e [[Giovanni Paolo Pannini]]<ref name=notagraziolipannini/> a [[Villa Grazioli]] e la decorazione pittorica del [[Cigoli]], del [[Passignano]], di [[Pietro da Cortona]] e [[Giovanni Lanfranco]] a [[Villa Muti|Villa Arrigoni-Muti]].<ref name=notamuti/>
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===Industria===
[[Immagine:Cartiere Grottaferrata.jpg|thumb|200px|right|Le cartiere in una [[Litografia (arte)|litografia]] di [[:en:Charles Guillaume Alexandre Bourgeois|Charles Guillaume Alexandre Bourgeois]] del [[1818]].]]
 
Fin dal [[Medioevo]] il profondo vallone boscoso della marana dell'Acqua Marciana è sede di [[Mulino|mulini]] e [[Ferriera|ferriere]], a causa della ricchezza di acque sorgive che vi pervengono: proprio dall'edificio di una ferriera in abbandono agli inizi del [[Seicento]] vennero fondate le [[Carta|cartiere]], per iniziativa di un privato cittadino, tale Andrea Brugiotti, su un terreno concesso in [[enfiteusi]] dall'[[Abbazia di San Nilo|abbazia di Santa Maria di Grottaferrata]].<ref name="nota1103">{{cita|Luigi Devoti|pp. 266-268|cidDevoti}}.</ref> Alla morte di Brugiotti, nel [[1648]], la cartiera venne donata ai [[Congregazione dell'Oratorio|padri Oratoriani]]<ref name="nota1103"/> che per tutta la seconda metà del secolo furono in controversia giudiziaria con l'[[abate commendatario]] dell'abbazia di Santa Maria in merito alla proprietà della cartiera stessa, che infine nel [[Settecento]] tornò tra le proprietà dei [[monaci basiliani]] criptensi, che la concessero in uso alla famiglia Spada. Salvo le brevi parentesi delle occupazioni francesi ([[1798]]-[[1799]] e [[1807]]-[[1814]]), gli Spada mantennero la proprietà vendendola nel [[1848]] al marchese Fabio Cavalletti:<ref name="nota1103"/> questi vendette a cartiera a Luigi Passamonti nel [[1867]]: sotto la gestione dei Passamonti le cartiere furono costituite in [[società anonima]],<ref name=nota1104/> si verifica un [[incendio]] doloso appiccato da un operaio licenziato<ref name=nota1104/> e la produzione venne modernizzata dal direttore Paolo Francesco Rayner tanto che nel [[1868]] lo stabilimento iniziò a produrre la [[Banconota|carta moneta]] per lo [[Stato Pontificio]].<ref name=nota1104/> Le cartiere di Grottaferrata furono definitivamente chiuse solo nel [[1893]], con il trasferimento di tutte le attrezzature presso lo stabilimento di [[Subiaco]].<ref name="nota1103"/> <br> L'[[11 agosto]] [[1901]] a Grottaferrata venne inaugurata una piccola [[centrale idroelettrica]] alimentata dalle acque della marana dell'Acqua Marciana, costruita allo scopo di fornire al paese l'illuminazione elettrica pubblica e privata.<ref name="nota07">{{cita|Luigi Devoti|p. 168|cidDevoti}}.</ref> Dal [[1908]] anche le acque di [[Squarciarelli]] iniziarono ad alimentare delle [[Turbina|turbine]] che alimentavano la [[Tram|rete tranviaria]] delle [[tranvie dei Castelli Romani]].<ref name="nota07">{{cita|Luigi Devoti|pp. 185-187|cidDevoti}}</ref>