Linguaggio di programmazione: differenze tra le versioni

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== Storia ==
 
Il primo linguaggio di programmazione della storia, se si esclude il linguaggio meccanico adoperato da [[Ada Lovelace]] per la programmazione della macchina di [[Charles Babbage]], è a rigor di termini il [[Plankalkül]] di [[Konrad Zuse]], sviluppato da lui nella [[Svizzera]] neutrale durante la [[seconda guerra mondiale]] e pubblicato nel [[1946]]. [[Plankalkül]] non venne mai realmente usato per programmare.
 
La programmazione dei primi elaboratori veniva fattarefatta invece in [[short code]]<ref name=Sebesta>Robert W. Sebesta, ''Concepts of Programming languages'', 2006, pp.44. ISBN 0-321-33025-0</ref>, da cui poi si è evoluto l'[[assembly]], che costituisce una rappresentazione simbolica del linguaggio macchina. La sola forma di controllo di flusso è l'istruzione di salto condizionato, che porta a scrivere programmi molto difficili da seguire logicamente per via dei continui salti da un punto all'altro del codice.
 
La maggior parte dei linguaggi di programmazione successivi cercarono di astrarsi da tale livello basilare, dando la possibilità di rappresentare strutture dati e strutture di controllo più generali e più vicine alla maniera (umana) di rappresentare i termini dei problemi per i quali ci si prefigge di scrivere programmi. Tra i primi linguaggi ad alto livello a raggiungere una certa popolarità ci fu il [[Fortran]], creato nel [[1957]] da [[John Backus]], da cui derivò successivamente il [[BASIC]] ([[1964]]): oltre al salto condizionato, reso con l'istruzione IF, questa nuova generazione di linguaggi introduce nuove strutture di controllo di flusso come i cicli WHILE e FOR e le istruzioni CASE e SWITCH: in questo modo diminuisce molto il ricorso alle istruzioni di salto (GOTO), cosa che rende il codice più chiaro ed elegante, e quindi di più facile manutenzione.