Tufo: differenze tra le versioni

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* '''Il tufo vesuviano di Ercolano''' - Ai piedi del [[Vesuvio]], nella zona che va da [[Scavi archeologici di Ercolano|Ercolano]] fino a [[Torre Annunziata]] si ha un tufo brunastro che corrisponde alla colata di fango emersa dal vulcano durante l'eruzione del [[79 d.C.]], che ha sommerso le città e gli insediamenti antichi delle pendici e della costa in quella zona; ad Ercolano essa raggiunge un'altezza variabile da 12 a 25 metri. A [[Torre Annunziata]] invece si possono osservare le sue ultime propaggini: agli scavi della villa di [[Poppea]] ad [[Oplonti]] infatti il fango solidificatosi in tufo raggiunge solo 5 m di spessore e copre lo strato di lapilli (alto 1,80 m); gli stessi lapilli che a poca distanza hanno completamente coperto sotto 6-8 m l'antica città di [[Scavi archeologici di Pompei|Pompei]].
 
[[Immagine:Sorrent.jpg|thumb|right|280px|<center>Vista della [[costierapenisola sorrentina]]<br/>con Sorrento sullo sfondo]]
* '''Il tufo sorrentino''' - Alla costiera sorrentina, tutta la zona compresa tra [[Meta]] e [[Sorrento]] corrisponde ad un esteso ed alto banco tufaceo di colore bruno-grigiastro, che cade a picco sul mare con una falesia alta dai 50 ai 100 m. Il banco tufaceo non ha nulla a che vedere con i circostanti rilievi calcarei dei [[Monti Lattari]], le cui bianche rocce esso ricopre in profondità. In effetti l'altopiano corrisponde ad un antico "''graben''" ("fossa") che in tempi geologici recenti si è andato colmando parzialmente con prodotti vulcanici provenienti dai Campi Flegrei e dal Somma-Vesuvio, e da altri apporti vulcanici ma di carattere alluvionale, provenienti dal dilavamento delle montagne circostanti. Si è formato circa 35.000 anni fa, in gran parte a séguito di un unico evento eruttivo, sotto forma di nube ignimbritica.<br/>