Libro d'oro della nobiltà italiana (periodico): differenze tra le versioni
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Si tratta di una delle diverse pubblicazioni presenti sul mercato librario sull'argomento e non va confuso con l'[[Libro d'oro della nobiltà italiana (registro ufficiale)|omonimo registro ufficiale]], compilato dalla [[consulta araldica]] del [[Regno d'Italia]].
La prima edizione di questa pubblicazione apparve a [[Roma]] nel [[1910]] a cura del Collegio araldico per impulso del segretario Carlo Augusto Bertini, con successive edizioni ogni due o tre anni fino agli [[Anni 1930|anni '30]], quando la Presidenza del consiglio dei ministri emise un decreto di inibizione all'uso del nome "Libro d'oro", in quanto era lo stesso di quello di un registro ufficiale dello Stato e ciò rischiava di ingenerare confusione nei lettori. Le edizioni del 1933-36 (stampata nel 1935) e del 1937-39 (stampata nel 1939) vennero infatti intolate "'''Libro della Nobiltà Italiana'''" levando la parola "'''d'Oro'''" dal titolo. Dopo la sospensione delle pubblicazioni per le vicende belliche, tra il [[1939]] e il [[1949]], l'opera riprese tuttavia ad essere pubblicata, sempre con periodicità irregolare, con lo stesso nome del documento ufficiale<ref>''Il Conte di Torviscosa nobilta favolosa: Galleria degli antenati di domani/ Selezione araldica a cura e con i commenti di Arduino Bertoli'', Araldica, Padova 1967.</ref> <ref>Angelo Scordo: ''Cento anni di Rivista Araldica'', Società Italiana di Studi Araldici (S.I.S.A.), VOLUME 13, Atti del 20° Convivio, Torino, 2003 (contenente anche cenni sulla storia del Libro della Nobiltà Italiana, periodico privato) </ref> .
Attualmente vi sono comprese circa 2.500 famiglie trattate per esteso: queste sono solo una parte di quelle iscritte negli elenchi ufficiali del Regno d'Italia, e ad esse si aggiungono famiglie riconosciute dall'associazione privata del [[Corpo della Nobiltà Italiana]], o dal [[Sovrano militare ordine di Malta]], o dalla [[Repubblica di San Marino]]<ref>[http://www.collegio-araldico.it/italiano/librodoro.htm Libro d'Oro della Nobiltà Italiana]</ref><ref>. Secondo le indicazioni presenti nell'opera, le famiglie appartenenti a questi ultimi due gruppi dovrebbero essere segnalate da un pallino, non sempre però effettivamente presente; in modo analogo agli elenchi ufficiali del [[1921]] e [[1933]] dovrebbero essere segnalate con degli asterischi solo le famiglie iscritte nel Libro d'oro ufficiale, mentre a volte lo sono anche rami e famiglie che non ottennero questo riconoscimento.</ref>. Alle precedenti tipologie di famiglie se ne aggiungono altre non contemplate negli elenchi ufficiali del Regno d'Italia e non riconosciute dal [[Corpo della Nobiltà Italiana]], o dal [[Sovrano militare ordine di Malta]], o dalla [[Repubblica di San Marino]]. Inoltre nell'opera, senza avvertenza alcuna, si notano attribuiti a varie famiglie titoli nobiliari che non compaiono negli elenchi ufficiali nobiliari italiani.<ref>Pier Felice degli Uberti in http://www.iagi.info/rivistaNobilta/2006/Recensioni2006-02.htm</ref> <ref>''Il Conte di Torviscosa nobilta favolosa: Galleria degli antenati di domani/ Selezione araldica a cura e con i commenti di Arduino Bertoli'', Araldica, Padova 1967.</ref> <ref>books.google.it/books?id=kRo0ugTRQy8C....</ref>
Come si legge nelle cedole di sottoscrizione ed adesione all'opera, l'inserimento
L'ultima edizione dell'opera è stata la XXIII, pubblicata nel [[2006]].
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