Il neologismotermine ''teocon'' è stato usato anche in [[Italia]] a partire dal [[2004]], fuori dal proprio dall'ambito culturale statunitense di riferimento, primario del termine, per indicare alcuni movimenti cattolici o persone,talvoltadi daorientamento partecattolico dellae stampa a loro avversa o in funzione [[anticlericalismo|anticlericale]]conservatore. Tra questi, [[Comunione e Liberazione]], l'[[Opus Dei]] e i [[Legionari di Cristo]].
È stato usato anche in riferimento ad alcune personalità del mondo [[politica|politico]] e [[cultura|culturale]], come il [[filosofia|filosofo]] ed ex-Presidente del Senato [[Marcello Pera]], il [[giornalismo|giornalista]] e direttore della testata ''[[Il Foglio]]'' [[Giuliano Ferrara]], la scrittrice e giornalista [[Firenze|fiorentina]] [[Oriana Fallaci]], il politologo [[Ernesto Galli della Loggia]].
Queste persone sostengono la necessità di una riaffermazione dei valori cristiani come fondamento dell'[[Occidente]], in uno scenario di espansione dell'[[Islam]]. Da notare che a differenza dei cattolici che sostengono posizioni politiche vicine al conservatorismo, queste personalità laiche non nascondono di essere personalmente su posizioni agnostiche o atee rispetto alla problematica religiosa. La Fallaci stessa, ad esempio, si dichiarava "atea e cristiana"; la contraddizione si spiega distinguendo la fede (in questo caso assente) e la religione come orizzonte culturale e morale (in questo caso cristiano). Per descrivere questa apparente contraddizione è stata coniata anche l'espressione [[ossimoro|ossimorica]] dispregiativa di "atei devoti", in cui però si confondono i valori con le devozioni.
I sostenitori dell'importanza del cristianesimo come radice della civiltà occidentale ritengono che l'eventuale declino dei valori cristiani porterà immancabilmente anche alla scomparsa del modello culturale europeo ed occidentale basato sulla democrazia e la libertà. Questa posizione è stata anche ribattezzata con il neologismo di [[cristianismo]] ad indicare che si tratta della riproposizione dei contenuti del cristianesimo come nucleo di una ideologia politica.