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Maradona incominciò a subire le conseguenze delle mancate vittorie: i tifosi continuavano ad essere contro di lui (ormai considerato un ''bluff'' e una "invenzione degli argentini"<ref>{{Cita|Levinsky|pag.44}}</ref>), peggioravano i contrasti con lo stesso presidente Nuñez (che quasi aveva vietato a Maradona di partecipare alla partita di addio di [[Paul Breitner]] l'anno prima, togliendogli il passaporto<ref>{{Cita|Maradona|pag.43}}</ref><ref>{{Cita|Levinsky|pag.47 }}</ref>), più naturalmente le accuse presenti sin dall'inizio sulla sua vita notturna (specie durante l'infortunio). È in questi anni che Maradona cominciò a fare uso di cocaina<ref name=favolamaradona11>{{cita web |url=http://www.napoli.com/sport/viewarticolo.php?articolo=701 |titolo=La Favola di Maradona - 12^ puntata |editore=''Napoli.com'' |accesso=11-11-2009 |}}</ref>.
 
Dopo il campionato rimaneva comunque la Coppa del Re: il [[5 maggio]] si tenne la finale fra Barça e Athletic Club, gara che segnava l'occasione per Maradona di reincontrare Goikoetxea (nel ritorno di campionato segnò una doppietta, ma il difensore non era in campo<ref name=sitostatsbarca/><ref name=favolamaradona11 />). Sebbene fossero passati mesi, la questione dell'infortunio di Maradona non era ancora risolta; alladurante fine dellala partita (vinta dal Bilbao per 1-0), Maradona fu espluso per un fallo di reazione e uscendo dal campo reagì ad un gestaccio del difensore [[José María Núñez]], innescando una plateale rissa tra le due squadre sotto gli occhi del re [[Juan Carlos I di Spagna|Juan Carlos]]<ref>{{Cita|Levinsky|pag.48}}</ref>. In seguito si scusò personalmente con il re di [[Spagna]] [[Juan Carlos I di Spagna|Juan Carlos]] prima tramite lettera e poi in un incontro ufficiale<ref>{{Cita|Maradona|pag.48-49}}</ref>, ma l'episodio decretò una squalifica di 3 mesi<ref>{{Cita|Levinsky|pag.49}}</ref> e al contempo segnò la fine della sua esperienza spagnola.
 
I rapporti con il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]] e il suo presidente Nuñez erano ormai completamente deteriorati e Maradona, ripresosi completamente dall'incidente, fu clamorosamente ingaggiato, dopo un mese di difficili trattative, dal [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] per la cifra record di tredici miliardi e mezzo di lire. Il contratto fu firmato senza che il Napoli disponesse della liquidità per regolarizzare l'acquisto; il denaro venne versato solo in un secondo momento. Si racconta che l'allora presidente del Napoli [[Corrado Ferlaino]] abbia depositato in federazione una busta vuota, facendo credere che contenesse il contratto firmato dal giocatore. In questo modo guadagnò il tempo necessario per concludere la trattativa, sostituendo poi la busta vuota con quella regolare.