HMS Calcutta (D82): differenze tra le versioni
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La nave venne riparata solamente nella primavera [[1928]] per essere assegnata al 6° Squadrone incrociatori di stanza in [[Sudafrica]] come ammiraglia. Giunse a [[Simon's Town]] in ottobre e vi rimase fino al febbraio [[1931]] quando venne richiamata in patria per un raddobbo. Venne trasferita in riserva a [[Chatham (Kent)|Chatham]] il [[24 aprile]] seguente.
Nel novembre [[1933]] tornò in servizio per essere utilizzata come nave d'addestramento, compito che mantenne fino al [[1937]] quando venne decisa la sua trasformazione in incrociatore antiaereo. I lavori iniziarono nell'agosto [[1938]] ma a causa della paura di un nuovo conflitto europeo vennero effettuati in maniera più rapida che per le navi sorelle {{nave|HMS|
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] venne trasferita a [[Scapa Flow]] per aumentare le difese antiaeree della base. In seguito ebbe compiti di scorta ai convogli nel [[Mare del Nord]] e appoggiò le operazioni di terra durante la [[campagna di Norvegia]] fino al ritiro delle truppe inglesi terminato il [[1 maggio]] [[1940]]. Il [[14 maggio]] venne deciso il suo trasferimento presso la ''[[Mediterranean Fleet]]'', posticipato in seguito alla necessità di impiegare tutte le navi disponibili nell'[[Operazione Dinamo]], l'evaquazione delle truppe britanniche da [[Dunkerque]]. In seguito rimase nel [[canale della Manica]] con compiti anti invasione e di evaquazione da diversi porti francesi. Il [[25 giugno]] entrò in collisione in velocità con il cacciatorpediniere canadese [[HMS Crescent (1931)|HMCS ''Fraser'']] al largo di [[Bayonne]]. Nello scontro la ''Calcutta'' asportò la prua del cacciatorpediniere che, ritenuto troppo danneggiato, venne fatto affondare con delle cariche esplosive. Sessantasei marinai persero la vita nell'incidente e la nave tornò a Devonport con parte delle soprastrutture del ''Fraser'' incastrate a bordo. Nel mese di luglio si trovò in cantiere per riparazioni e il [[23 agosto]] venne finalmente trasferita nel [[Mediterraneo]] giungendo il [[30 agosto|30]] ad [[Alessandria d'Egitto]].
Nei mesi seguenti scortò diversi convogli diretti in [[Grecia]], a [[Malta]] e a [[Creta]] subendo ripetuti attacchi aerei. Nella primavera [[1941]] partecipò all'evaquazione delle truppe britanniche dalla Grecia continentale avendo come base la [[baia di Suda]]. Il [[20 maggio]] venne schierata a nord di Creta con gli incrociatori {{nave|HMS|Naiad|93|2}} e {{nave|HMAS|Perth|D29|6}} insieme a quattro cacciatorpediniere per bloccare eventuali convogli di invasione. Il [[27 maggio]] mentre si trovava in rotta per Alessandria durante l'evacuazione di truppe da [[Sfakia]] venne colpita due volte durante un attacco aereo. Il [[1 giugno]], durante un altro trasferimento ad Alessandria, venne attaccata da bombardieri tedeschi [[Junkers Ju 88]] e colpita da due bombe. La ''Calcutta'' affondò quindi in pochi minuti a circa 100 miglia dal porto di arrivo. La ''Coventry'' trasse in salvo 255 uomini dell'equipaggio.
==Collegamenti esterni==
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