Carlo Alberto di Savoia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
fix ortografico
Riga 5:
Figlio di [[Carlo Emanuele di Savoia|Carlo Emanuele]] e Maria Cristina Albertina di Sassonia, divenne [[Re di Sardegna]] nel [[1831]] a seguito della morte senza eredi di [[Carlo Felice di Savoia|Carlo Felice]]. Ricevette la prima educazione a Ginevra ed in seguito a Parigi dove subì l'influsso delle idee della Rivoluzione. Nominato sottotenente dei dragoni da [[Napoleone I]] nel [[1814]], rientrò nei domini della sua famiglia dopo il [[Congresso di Vienna]] che lo riconobbe principe ereditario.
 
Nel [[1817]] sposò [[Maria Teresa di Toscana]] dalla quale ebbe tre figli: [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele]] ([[1820]] - [[1878]]), Maria Cristina ([[1826]]-[[1827]]), e [[Ferdinando di Savoia|Ferdinando]], ([[1822]]-[[1855]]), duca di Genova, padre della futura regina [[Margherita di Savoia|Margherita]]. Assunse un ruolo di primaria importanza nel [[1821]] quando in seguito all'abdicazione di [[Vittorio Emanuele I di Savoia|Vittorio Emanuele I]], divenne reggente per conto del nuovo Rere [[Carlo Felice di Savoia|Carlo Felice]] in quel momento a [[Modena]]. In questa occasione i liberali italiani che avevano promosso i moti nella capitale piemontese lo convinsero ad emanare, previa accettazione del sovrano, lo statuto che faceva diventare il regno di Sardegna una monarchia costituzionale sul modello di quella spagnola.
[[Immagine:CarloAlberto2.jpg|thumb|left|Carlo Alberto ]]
 
Un anno prima era nato a [[Torino]] il primo figlio [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele]] che diventerà Rere d'Italia. Disconosciuto il suo operato dal nuovo monarca fu costretto a raggiungere le truppe fedeli a Carlo Felice a [[Novara]] e in seguito a rifugiarsi presso il suocero [[Ferdinando III di Toscana]] dopo che il Rere di Sardegna aveva rifiutato di incontrarlo.
 
Qualche tempo dopo fu costretto a lasciare l'[[Italia]] e per assecondare la politica del [[Klemens von Metternich|Metternich]] combattè nella [[battaglia del Trocadero]] ([[1823]]) in [[Spagna]] al fianco delle truppe francesi che intendevano soffocare la rivoluzione liberale. Questa operazione gli alienò le simpatie dei suoi amici precedenti, ma servì per ottenere la successione al trono con il favore austriaco (anche a seguito dell'impegno a non modificare la costituzione vigente).
 
Divenuto Rere di Sardegna si dedicò al riordinamento dello Stato, risanando le finanze, promuovendo lo sviluppo economico del Regno, riorganizzando l'esercito e dando impulso alle riforme amministrative. Inoltre stipulò un'alleanza con l'[[Austria]].
 
Creò una Corte sontuosa, protesse gli artisti, fece erigere monumenti alla memoria dei suoi predecessori, rinnovò gli Ordini cavallereschi, fondò l'Ordine Civile dei Savoia e aiutò la Chiesa. Nei confronti dei movimenti rivoluzionari e libertari condusse una severa politica reazionaria e represse duramente la cospirazione della [[Giovine Italia]] ([[1833]]) firmando numerose condanne a morte.