Droga leggera: differenze tra le versioni

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== Storia ==
In questo frangente la dicitura "droghe leggere" ha una precisa collocazione storica.
Il [[proibizionismo]] moderno sulla [[Cannabis]] è iniziato nel [[1937]] con il [[Marijuana Tax Act]] [[statunitense]]; questa [[legge]] infatti, promossa presso il [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso USA]] da [[Anslinger|Harry Anslinger]] con ogni mezzo fra cui campagne promozionali oggi considerate propaganda allarmistica e oscurantista, "reinterpretazioni" di articoli riguardo i più brutali omicidi commessi nel paese come se fossero stati causati dall'uso di Marijuana, "documentari" palesemente faziosi come "[[RefeerReefer Madness]]" ([[1936]]), viaggi in tutti gli [[USA]] mettendo in allrme la società sui pericoli dell'"assassina della gioventù" o dell'"erba del diavolo", diede il via al proibizionismo su scala mondiale, istituito dall'[[ONU]] nel [[1961]] su forte pressione degli [[Stati Uniti]]. Il rappresentante americano della Commissione ONU per le droghe stupefacenti era, anncora, [[Harry Anslinger]]. A titolo esemplificativo rispetto quanto sopra detto, si ricorda una delle frasi utilizzate da Anslinger nel 1937 al fine di convincere il Congresso a bandire la pianta di Cannabis e i suoi derivati: "''Ci sono 100.000 fumatori di marijuana negli Stati Uniti, e la maggior parte sono negri, ispanici, filippini ed intrattenitori; la loro musica satanica, jazz e swing, è il risultato dell'uso di marijuana. Il suo uso causa nelle donne bianche un desiderio di ricerca di relazioni sessuali con essi.''"
 
Presentata come sostanza stupefacente letale, in grado di causare [[follia]], scatti d'[[ira]], [[violenza]] eccetera, la [[Marijuana]] mantenne questa immagine a livello generale fino agli [[anni '60]], essendo tra l'altro un prodotto di nicchia consumato, come eloquentemente sottolineato da [[Anslinger]], specialmente da neri ed ispanici (fatto che contribuì non poco alla demonizzazione della pianta fra la popolazione americana).