Gli uomini, che mascalzoni...: differenze tra le versioni
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==Trama==
Nell'operosa [[Milano]] degli [[Anni 1930|anni trenta]], lo [[chauffeur]] Bruno si invaghisce della schiva Mariuccia, commessa di una profumeria, figlia di un tassista. Poiché la ragazza e le sue colleghe non sembrano prenderlo sul serio vedendolo in bicicletta, per far colpo su di lei va a prenderla al lavoro con l'auto del padrone, a cui ha detto che è fuori uso, e invece di riaccompagnarla a casa la porta
Bruno, licenziato per aver distrutto l'auto, si reca in profumeria per scusarsi con Mariuccia, ma viene accolto gelidamente dalla ragazza, convinta di essere stata presa in giro, e viene indotto ad acquistare un costoso profumo, come punizione per il suo comportamento. I due si perdono di vista e si reincontrano casualmente quando il nuovo padrone di Bruno dà un passaggio in auto proprio a Mariuccia. Bruno non può sopportare l'umiliazione di fare da autista alla ragazza e rinuncia al lavoro così faticosamente trovato, abbandonando l'auto e i passeggeri in mezzo alla strada. Mariuccia, scoperto che Bruno non è un signore ma un semplice lavoratore, è disposta a ricredersi e dargli una nuova occasione, ma ora è lui che non vuole più saperne di lei e
Pentito per come l'ha trattata, Bruno cerca di nuovo Mariuccia e la ritrova al suo nuovo posto di lavoro, ad uno stand della [[Fiera di Milano|Fiera campionaria]]. La ragazza, sentendosi in colpa perché lui è disoccupato, sfrutta l'interesse provato nei suoi confronti da un maturo ingegnere per procurargli un lavoro
Ma quando la povera ragazza incolpevole scappa via in lacrime, Bruno abbandona la ragazza delle caramelle e insegue Mariuccia fin dentro un taxi, dove infine chiariscono le cose e lui le propone di sposarlo. Caso vuole che il
==Produzione==
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