Metodo combinatorio: differenze tra le versioni
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{{NN|linguistica|novembre 2009}}
Il '''metodo combinatorio''' viene usato per lo studio dei testi che sono scritti in una lingua sconosciuta, e anche per lo studio della lingua in sé, dove la lingua sconosciuta non ha ovvie o provate parentele strette ben conosciute, e magari ci sono pochi testi bilingui che possano altrimenti agevolarne la comprensione.
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È importante notare che significati e interpretazioni stabiliti dal metodo combinatorio non possono essere considerati con certezza, per esempio, allo stesso modo dei significati confermati da un testo bilingue o da un'affidabile commento antico, ma devono essere considerati come facenti parte di una attendibilità variabile e (come tutta la verità scientifica) come modelli provisori. La nostra conoscenza della lingua etrusca è gradualmente aumentata nel corso degli anni, come del resto la nuova cognizione fornita dai testi etruschi stessi, e dalla ricerca in altre discipline dell'etruscologia. La ricerca di Giulio Facchetti riguardo al diritto privato etrusco (2000), insieme alla pubblicazione del testo della [[Tavola di Cortona|Tabula Cortonensis]] nel 1999, è un esempio recente di dove ciò è accaduto. Ma fino a che un sostanziale testo bilingue o un trattato antico o dizionario etrusco non sia trovato (chissà se o quando accadrà), il metodo combinatorio è tutto ciò che abbiamo.
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*{{de}} Ambros Josef Pfiffig (1972): ''Einführung in die Etruskologie: Probleme, Methoden, Ergebnisse'', Darmstadt: Wissenschaftliche Buchgesellschaft ISBN 3-534-06068-7
*{{it}} Giulio M. Facchetti (2000): ''Frammenti di diritto privato etrusco'', Firenze: Olschki ISBN 8822249224
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[[Categoria:Decifrazione di lingue]]
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