Marcello Dell'Utri: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Conseguita la maturità classica a [[Palermo]], compie dal [[1961]] a [[Milano]] gli studi universitari laureandosi in giurisprudenza presso l'Università Statale.
Qui conosce [[Silvio Berlusconi]]. Nel [[1964]], a 23 anni, lavora come segretario per Berlusconi, che sponsorizza il Torrescalla, piccola squadra di calcio di cui Dell'Utri è allenatore.
 
Successivamente ([[1965]]) si trasferisce a [[Roma]], dove dirige per un paio di anni il Gruppo Sportivo ELIS nel quartiere Tiburtino - Casal Bruciato, presso il Centro internazionale per la gioventù lavoratrice, nato nel 1964 per volontà di [[Papa Giovanni XXIII]] e gestito dall'[[Opus Dei]].
E' un mega mafioso nonchè stragista
 
Torna poi ([[1967]]) a Palermo, dove opera di nuovo come direttore sportivo, presso l'Athletic Club Bacigalupo; durante questa esperienza, per sua esplicita ammissione, conosce [[Vittorio Mangano]] e [[Gaetano Cinà]], mafiosi appartenenti a [[Cosa Nostra]].
 
Dopo tre anni ([[1970]]) inizia a lavorare per la [[Cassa di Risparmio delle province siciliane]] a Catania e l'anno seguente ([[1971]]) viene trasferito alla filiale di Belmonte Mezzagno. Dopo due anni ([[1973]]) viene promosso alla direzione generale della Sicilcassa a Palermo, servizio di credito agrario.
 
L'anno seguente ([[1974]]) torna a Milano per lavorare presso l'Edilnord, su richiesta di [[Silvio Berlusconi]], per il quale svolge anche la mansione di segretario; segue in particolare i lavori di ristrutturazione della [[Villa San Martino|villa di Arcore]] dopo che Berlusconi l'ha acquistata ad un prezzo di favore dalla marchesina Annamaria Casati Stampa (di cui [[Cesare Previti]] era il tutore legale).
 
Il 7 luglio porta nella villa di Arcore [[Vittorio Mangano]] che, secondo il Tribunale di Palermo<ref name=Palermo>{{cita web
|url= http://www.narcomafie.it/sentenza_dellutri.pdf
|titolo= Sentenza del tribunale di Palermo
|editore= Narcomafie
|data= 11 dicembre 2004
|accesso= 3-12-2008
|pagine=1761-1762
}}</ref>, viene assunto da Berlusconi come "responsabile" per evitare che i familiari dell'imprenditore fossero vittima di [[sequestro di persona]] (e non come "stalliere", come affermato). Mangano è un giovane [[mafia|mafioso]], divenuto successivamente esponente di spicco del clan di Porta Nuova a Palermo, e in quel periodo ha già a suo carico 3 arresti e varie denunce e condanne, nonché una diffida risalente al [[1967]] come "persona pericolosa". Dopo l'arresto di Mangano sia Berlusconi che Dell'Utri hanno dichiarato ai carabinieri di non essere stati a conoscenza delle sue attività criminali, ma il Tribunale di Palermo ha affermato che Dell'Utri conosceva lo "spessore delinquenziale" di Mangano, e anzi, lo avrebbe scelto proprio per tale "qualità".<ref name=Palermo />
 
Il 24 ottobre [[1976]] Dell'Utri si trova insieme a [[Vittorio Mangano]] e ad altri mafiosi alla festa di compleanno del boss catanese [[Antonino Calderone]], al ristorante "Le Colline Pistoiesi" di Milano.
 
Nel [[1977]] si dimette da [[Edilnord]] e viene assunto alla Inim di [[Rapisarda]], che ha relazioni con personalità di spicco della mafia quali [[Vito Ciancimino|Ciancimino]] e i [[Cuntrera]]-[[Caruana]].
Diventa poi amministratore delegato della Bresciano Costruzioni, che dopo pochi anni va in [[bancarotta fraudolenta]].
 
Il 19 aprile dello stesso anno è a Londra, dove partecipa al matrimonio di [[Girolamo Maria Fauci]], più comunemente chiamato [[Jimmy Fauci]], boss mafioso che gestisce il traffico di droga fra Italia, Gran Bretagna e Canada.
Nel [[1982]] inizia come dirigente la sua attività in [[Publitalia '80]], la società per la raccolta pubblicitaria della [[Fininvest]], una società fondata nel [[1979]] da [[Silvio Berlusconi]], di cui diventa Presidente e Amministratore Delegato. Un anno dopo ([[1983]]), nell'ambito di un blitz di arresti compiuti a Milano contro la mafia dei casinò, viene trovato nella residenza del boss mafioso catanese [[Gaetano Corallo]].
Nel [[1984]] viene promosso ad amministratore delegato del gruppo Fininvest.
 
Nel [[1992]] (gennaio-febbraio) [[Vincenzo Garraffa]], ex senatore del [[Partito Repubblicano Italiano]] e presidente della Pallacanestro Trapani, riceve la visita del boss trapanese [[Vincenzo Virga]] (poi latitante e condannato per omicidio oggi in carcere): «Mi manda Dell'Utri», dice il boss venuto a riscuotere un presunto credito in nero preteso da Dell'Utri. L'episodio, denunciato da Garraffa, è stato accertato dal tribunale di Milano, che nel maggio 2004 ha condannato Dell'Utri e Virga a 2 anni per tentata estorsione in primo grado, e confermando la condanna in appello nel [[2007]].
 
Nel [[1993]] fonda [[Forza Italia]] insieme a [[Silvio Berlusconi]], lasciando la carica di presidente di Publitalia '80. Nel 1996 è deputato al Parlamento nazionale, dal 1999 è parlamentare europeo e nelle elezioni politiche del 2001 viene eletto (nel collegio 1 di Milano) Senatore della Repubblica.
 
Nel [[1995]] viene arrestato a Torino con l'accusa di aver inquinato le prove nell'inchiesta sui fondi neri di Publitalia '80.
 
Nel gennaio [[1996]], mentre è imputato a Torino per false fatture e frode fiscale e indagato a Palermo per [[Mafia]], Dell'Utri diventa deputato di [[Forza Italia]] in Parlamento.
 
Nel [[1999]] viene condannato definitivamente - sentenza passata in giudicato - per [[frode fiscale]] e false fatture <!--Wikilink "Falso in bilancio"? --> con una pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione. Nello stesso anno viene eletto parlamentare europeo e nel [[2001]] [[Senatore della Repubblica]].
Come senatore ha ricoperto, tra le altre, la carica di Presidente della Commissione per la Biblioteca del Senato, di cui attualmente è membro.
 
È presidente della Fondazione Biblioteca di via Senato e della Fondazione Il Circolo del Buon Governo.
Nel [[1999]] fonda la rete nazionale di associazioni culturali ''Il Circolo'', nati con l'intento di essere un'area di libero scambio del pensiero liberale e giunti ad avere più di 3000 sedi distribuite su tutto il territorio nazionale e nel [[2001]] è membro del comitato scientifico che organizza la settima edizione della "[[Città del libro]]", rassegna nazionale degli editori, a [[Campi Salentina]] ([[Lecce]]).
 
Nel [[2002]] fonda il settimanale di cultura "[[Il Domenicale]]", direttore [[Angelo Crespi]], di cui è tuttora l'editore.
 
L'[[8 febbraio]] [[2007]] [[Letizia Moratti]], sindaco di [[Milano]], lo nomina direttore artistico del prestigioso Teatro Lirico, provocando le proteste inferocite di [[Vittorio Sgarbi]].
 
L'11 febbraio 2007 Dell'Utri annuncia di aver ricevuto dai figli di un partigiano deceduto (di cui si rifiuta di rivelare il nome) cinque presunti [[Diari di Mussolini|diari]] manoscritti da [[Benito Mussolini]], contenenti appunti dal [[1935]] al [[1939]]. Alcuni storici come [[Francesco Perfetti]] si esprimono in favore dell'autenticità, altri come [[Giovanni Sabatucci]], [[Valerio Castronovo]] e [[Denis Mack Smith]] si esprimono al riguardo con scetticismo. Pochi giorni più tardi [[L'Espresso]] annuncia che uno studio smentisce l'autenticità dei diari, che del resto vennero già smascherati come falsi dal [[Time]] di Londra nel 1980 e da [[Sotheby's]] negli anni '90.
 
Nel 10 settembre 2007 entra nel consiglio d'amministrazione del gruppo editoriale [[E Polis]], che pubblica 15 quotidiani free-press in tutta Italia e diventa presidente della concessionaria di pubblicità, denominata Publiepolis spa. Nel febbraio [[2008]] dopo appena cinque mesi, si dimette<ref>[http://quomedia.diesis.it/news/11599/dellutri-lascia-e-polis Quo Media, le dimissioni da E Polis]</ref> in maniera irrevocabile da entrambi gli incarichi.
 
Nel 2007 è stato il senatore più assente: 673 assenze su 1637 (41,1%).
 
È il fondatore del Circolo dell'Utri di Milano presso il quale ospita numerosi convegni culturali. Nel 2007 invitò [[Nicola Latorre]] (all'epoca vicecapogruppo dell'Ulivo al Senato, braccio destro di D'Alema e noto sui media come [[Massimo D'Alema|dalemiano]] di ferro) a un convegno. La cosa destò un certo interesse dei media che chiesero a entrambi un commento.
 
Dell'Utri disse:
{{quote|Ho stilato io la lista dei possibili relatori <ref>Ci si riferisce ai relatori delle lezioni di etica e politica del Circolo Dell'Utri di Milano.</ref>, certo. E Nicola Latorre, non lo nascondo, è tra quelli che stimo di più... Va aggiunto anche il fatto che Latorre è persona perbene, illuminata e pacata. Insomma, uno che ragiona. Non è un fanatico, e i fanatici io non li amo mai, sia se sono a destra, sia se sono a sinistra. Stimo Nicola umanamente e politicamente, ed è stato coraggioso ad aver accettato l'invito<ref name=utri>{{Cita news|lingua=|autore=[[Marco Travaglio]]|url=http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/16-marz/16-marz.html|titolo=Da Pio La Torre a Nicola Latorre|pubblicazione=[[La Repubblica]]|giorno=16|mese=3|anno=2007|pagina=|accesso=18-10-2009}}</ref>.}}
 
e Latorre aggiunse:
{{quote|Con il senatore Dell'Utri esiste un rapporto di grande cordialità e di stima reciproca. La mia impressione su di lui è estremamente positiva: penso sia una persona pacata, sensibile e di spessore<ref name=utri />.}}
 
D'altronde ci sono sempre stati apprezzamenti di stima tra Dell'Utri e i dalemiani. Infatti, in più di un'intervista, Dell'Utri ha dichiarato la propria simpatia per D'Alema dicendo di lui che è un "interlocutore assolutamente credibile"<ref>{{Cita news|lingua=|autore=Felice Cavallaro|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/maggio/05/Dell_Utri_siamo_pronti_votare_co_9_060505032.shtml| titolo=Dell' Utri: siamo pronti a votare Massimo, Silvio lo sdogani|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |giorno=5|mese=5|anno=2006|pagina=|accesso=18-10-2009}}</ref>, con il quale Berlusconi potrebbe andare a braccetto<ref>{{Cita news|lingua=|autore=Felice Cavallaro|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/febbraio/23/Dell_Utri_Voglio_Silvio_braccetto_co_9_070223046.shtml| titolo=Dell' Utri: «Voglio Silvio a braccetto con D' Alema»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |giorno=23|mese=2|anno=2007|pagina=8|accesso=18-10-2009}}</ref>.
 
A pochi giorni dalle [[elezioni politiche del 2008]], in un'intervista rilasciata a Klaus Davi, afferma che [[Vittorio Mangano]] è stato «''un eroe, a modo suo''» perché, mentre era in carcere (dal [[1995]] al [[2000]] - anno di morte - per molteplici reati<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://www.repubblica.it/online/cronaca/mangano/morto/morto.html|titolo=E' morto Vittorio Mangano l'ex stalliere di Berlusconi|pubblicazione=[[La Repubblica]] |giorno=23|mese=7|anno=2000|pagina=|accesso=18-10-2009}}</ref>), avrebbe rifiutato - nonostante ripetute pressioni - di fare dichiarazioni contro di lui e Silvio Berlusconi in cambio della scarcerazione<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/verso-elezioni-18/berlusconi-toghe/berlusconi-toghe.html|titolo=Berlusconi: "Perizie per i pm" Dell'Utri: "Mangano un eroe"|pubblicazione=[[La Repubblica]] |giorno=8|mese=4|anno=2008|pagina=|accesso=18-10-2009}}</ref>. Nel corso della stessa intervista dichiara anche che ''«se eletto farà di tutto per avviare la revisione dei libri di storia»'', a cominciare dal periodo della [[Resistenza italiana|Resistenza]]<ref>{{Cita news|lingua=|autore=Maria Antonietta Calabrò|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/aprile/09/Resistenza_vinciamo_rivedere_libri_storia_co_9_080409024.shtml|titolo=«Resistenza, se vinciamo rivedere i libri di storia»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |giorno=9|mese=4|anno=2008|pagina=5|accesso=18-10-2009}}</ref>.
 
Nel corso degli anni non ha mai nascosto le sue simpatie per il regime del ventennio fascista e all'inizio del maggio 2009, in un'intervista al giornalista Klaus Davi, ha dichiarato che [[Mussolini]] è stato un dittatore troppo buono per riuscire a vincere la guerra.
{{quote|Mussolini ha perso la guerra perché era troppo buono. Non era affatto un dittatore spietato e sanguinario come poteva essere Stalin. <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=XN_7KMCf0iY Intervista al Sen. Marcello Dell'Utri] Klaus Condicio, 4 maggio 2009</ref> }}
 
Nel [[2008]] è stato ricandidato al Senato, ed eletto, nel [[PDL]] nonostante nel frattempo sia stato condannato, seppure in primo grado, per concorso esterno in associazione di tipo mafioso.
 
==Procedimenti giudiziari==