Lequile: differenze tra le versioni

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Nella '''frazione di Dragoni''', oramai interamente inglobata nel nucleo dello stesso Comune di Lequile, spiccano la '''Chiesa Parrocchiale di S. Basilio Magno''', costruita nei primi del seicento in sostituzione della precedente ''Chiesa di Santa Maria della Stella''. La Chiesa rappresenta un esempio di architettonica rurale.
Chiesetta della Madonna di Costantinopoli (1639).
'''Frantoio Ipogeo''': scavatoin interamenteorigine nellacollocato rocciafuori dal nucleo urbano, risaleè attualmente posto sotto il monumento ai caduti, in via S. Basilio, nella piccola frazione di dragoni. Costruito probabilmente altra il XVI secolo ed il XVII secolo, è un esempio della culturale rurale e contadina di Lequile. In questo luogo, infatti, alcune persone vivevano dai sei agli otto mesi all'anno per la lavorazione e la trasformazione delle olive in olio. Presenta una pianta di tipo longitudinale; si accede attraverso una scala a rampa retta che scende a quota - m. 4.00. Tutto il frantoio è interamente scavato nel banco roccioso. Varcata la scala si accede nel vano della molitura, all'interno del quale sono visibili diverse sciave ed altri ambienti di cui si ignora l'esatta destinazione. Vi sono anche delle stalle per gli animali che facevano girare le macine. Durante il periodo natalizio viene aperto al pubblico ed utilizzato per l'allestimento di un presepe vivente.
Altri monumenti degni di nota: il '''castello dei d’Enghien''', situato nella piazza principale e già proprietà dei principi Ruffo. Notevole per i suoi vasti ambienti e per le numerose sale che lo compongono, l'attuale edificio venne probabilmente ampliato nella prima metà del XVII secolo, con oratorio nel piano superiore e una magnifica biblioteca privata. Al piano terra è annessa una cappella dedicata a S. Giorgio.
Il '''palazzo dei Saluzzo''' con ampie finestre e vasto loggiato.