Lorenzo Mascheroni: differenze tra le versioni
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L'innovazione fondamentale portata dal Mascheroni fu quella di proporre e di sviluppare il '''meccanismo di rottura degli archi per formazione di cerniere plastiche''', con rotazione degli elementi strutturali dell'arco e dei suoi appoggi.
Le teorie di Mascheroni furono poi sviluppate dai più illustri studiosi di scienza delle costruzioni, fra i quali ricordiamo il veronese [[Leonardo Salimbeni]] (1780) e i francesi
La sperimentazione su modelli di arco ricostruiti in laboratorio, sviluppata nell'ottocento ed in tempi recenti, ha dato ragione alla Teoria della rottura degli archi di Mascheroni, che storicamente rappresenta un contributo originale della scienza italiana alla [[Meccanica delle strutture]].
Anche di recente i principali studiosi della materia, fra i quali ricordiamo l'inglese J.Heiman (1982) il francese Massonet e gli italiani Edoardo Benvenuto (1981) e Salvatore di Pasquale hanno confermato la validità teorica e sperimentale della statica degli archi ideata da Mascheroni, che ha permesso di mettere a punto gli attuali criteri di verifica strutturale degli archi e volte in muratura, che si fondano sullo studio dei loro criteri di rottura con formazione di cerniere plastiche.
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