Papa Gregorio I: differenze tra le versioni

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=== Il pontificato ===
Al suoproprio rientro a Roma, nel [[586]], tornò nel monastero sul Celio, vi rimase però per pochissimo tempo, perché il [[3 settembre]] [[590]] fu chiamato al soglio pontificio dall'entusiasmo dei credenti e dalle insistenze del clero e del [[senato romano|senato]] di Roma, dopo la morte di Pelagio II di cui era stato segretario.
 
[[Immagine:Andrea Mantegna 106.jpg|left|thumb|200px|Dipinto di [[Andrea Mantegna]] raffigurante Gregorio con [[Giovanni Battista]], [[san Benedetto da Norcia]] e [[san Girolamo]]]]
 
In quel tempo Roma era afflitta da una terribile [[pestilenza]]. Per implorare l'aiuto divino, Gregorio fece andare il popolo in [[processione]] per tre giorni consecutivi alla [[basilica di Santa Maria Maggiore]], cosa che, ovviamente, aumentò i contagi (ma allora non si sapeva). Cessata l'epidemia, più tardi una leggenda disse che, durante la processione, era apparso sulla [[mole Adriana]] l'[[arcangelo Michele]] che rimetteva la spada nel suo fodero come per annunziare che le preghiere dei fedeli erano state esaudite. Da allora la tomba di [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] mutò il nome in quello di [[Castel Sant'Angelo]], e una statua dell'angelo vi fu posta sulla cima.
 
Come papa si dimostrò uomo di azione, pratico e intraprendente (chiamato "l'ultimo dei Romani"), nonostante fosse fisicamente abbastanza esile e cagionevole di salute. Fu amministratore energico, sia nelle questioni sociali e politiche per supportare i bisognosi di aiuto e protezione, sia nelle questioni interne della Chiesa.
 
Trattò con molti paesi europei; con il [[re visigoto]] [[Recaredo I|Recaredo di Spagna]], convertitosi al [[Cattolicesimo]], Gregorio fu in continui rapporti e fu in eccellente relazione con i [[re franchi]]. Con l'aiuto di questi e della regina [[Brunechilde]] riuscì a tradurre in realtà quello ch'era stato il suo sogno più bello: la conversione della [[Britannia]], che affidò ad [[Agostino di Canterbury]], priore del [[convento di Sant'Andrea]].
 
A questo proposito si racconta che un giorno, scendendo dal suo convento sul Celio e vedendo sulal mercato alcuni giovani schiavi britannici esposti per la vendita, bellissimi di aspetto e pagani, esclamasse rammaricato:
{{quote|Non Angli, ma Angeli dovrebbero esser chiamati…}}
 
In meno di due anni diecimila [[Angli]], compreso il [[re del [[Kent]], [[Edelberto]], si convertirono. Era questo un grande successo di Gregorio, il primo della sua politica che mirava ad eliminare gli avversari della Chiesa e ad accrescere l'autorità del papato con la conversione dei "barbari".
 
Organizzò la difesa di Roma minacciata da [[Agilulfo]], [[re dei [[Longobardi]], coi quali poi riuscì a stabilire rapporti di buon vicinato e avviò la loro conversione dall'[[eresia ariana]] al cattolicesimo grazie anche all'influente sostegno della regina [[Teodolinda]].
 
Si dedicò anche ai problemi dell'Italia provata da alluvioni, carestie, pestilenze, amministrando la cosa pubblica con equità, supplendo all'incuria dei funzionari imperiali. Ebbe cura degli acquedotti, favorì l'insediamento dei coloni eliminando ogni residuo di [[servitù della gleba]]. Riuscì ad intrattenere epistoli e rapporti amichevoli con il re della [[Barbagia]], [[Ospitone]], e cercò di dissuadere la popolazione dall'[[idolatria]] e dal [[paganesimo]], convertendo Ospitone stesso al [[cristianesimo]].
 
[[Immagine:Tomb of pope Gregorius I.jpg|left|thumb|200px|Tomba di Gregorio, nella [[basilica di San Pietro in Vaticano]]]]
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Morì il [[12 marzo]] [[604]].
 
Si può dire che sia stato il primo papa che abbia utilizzato anche il [[potere temporale]] della Chiesa senza, comunque, dimenticare l'aspetto spirituale del suoproprio compito.
 
==Il [[canto gregoriano]]==