Chloë Sevigny: differenze tra le versioni

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Il successo di Boys Don't Cry le permette di lavorare in produzioni più importanti come ''[[American Psycho (film)|American Psycho]]'' del [[2000]] o ''[[Dogville]]'' di [[Lars von Trier]] nel [[2003]].
 
Dopo che [[Winona Ryder]]<ref> http://blogcritics.org/archives/2003/05/24/023305.php</ref> e [[Kirsten Dunst]]<ref> http://blogcritics.org/archives/2005/01/21/142317.php</ref> rifiutarono di lavorare in ''[[The Brown Bunny]]'' ([[2003]]), Sevigny accettò il ruolo di Daisy, che prevedeva una scena di [[sesso orale]] non simulata con il regista e co-protagonista [[Vincent Gallo]], suo fidanzato all'epoca del film. In seguito alla scelta dell'attrice, la ''William Morris Agency'' licenziò la Sevigny dall'agenzia, ma l'attrice trovò subito molti altri contratti che le permisero di lavorare in molti film importanti come ''[[Melinda e Melinda]]'' di [[Woody Allen]] ([[2004]]), ''[[Manderlay]]'' di Lars von Trier ([[2004]]) e ''[[Broken Flowers]]'' di [[Jim Jarmusch]] ([[2005]]).
 
Nel [[2006]], la Sevigny è coprotagonista della serie televisiva della [[HBO]], ''[[Big Love]]'', che ruota intorno alla storia di una famiglia di poligami, e soprattutto in ''[[Zodiac (film)|Zodiac]]'', di [[David Fincher]], uscito nelle sale nel [[2007]]. Per il 2010 è ingaggiata invece per recitare in ''[[My Son, My Son, What Have Ye Done]]'' di [[Werner Herzog]].