Monologo: differenze tra le versioni
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monologhi e soliloqui |
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Monologo, dal greco Monològos (Monos = "uno solo" & Logos = "discorso") Il '''monologo''' è una [[scena|composizione scenica]], o parte di una composizione scenica, teatrale o di altro tipo, pensata per essere recitata da un solo [[attore (spettacolo)|attore]], che è da solo in scena nel momento in cui parla. Spesso il termine è utilizzato anche per lunghe battute teatrali in cui l'attore - a differenza del monologo puro - si rivolge a interlocutori presenti sulla scena o collocati immediatamente fuori di essa: tali lunghe battute sono più correttamente dette ''soliloqui''.
Talvolta un monologo può essere un [[prologo]] o un [[epilogo]], quando l'attore si ritrova da solo a recitare, all'apertura o alla conclusione della messa in scena, con intento esplicativo. In alcuni casi la funzione introduttiva o conclusiva di tali monologhi è esplicitata, come nel caso in cui l'attore impersona direttamente un personaggio che ha funzione narrativa, chiamato direttamente ''Prologo'', come nelle commedie di [[Pietro Aretino]]. In altri casi la funzione è implicita alla scena, ad esempio quando, nel ''[[Riccardo III (Shakespeare)|Riccardo III]]'', è egli stesso un personaggio della storia, che introduce lo spettatore nelle vicende, con esplicazione degli antecedenti e dichiarazione degli intenti futuri.
In altri casi
Il monologo rientra nella categoria delle convenzioni teatrali, ossia dei "trucchi" realizzati dal [[drammaturgo]] per rendere partecipe lo [[spettatore]] di un evento che non ha visto rappresentato (ad esempio un episodio avvenuto nel passato di uno dei personaggi o il resoconto di una morte avvenuta fuori scena) o ancora per esplicitare i pensieri interiori di un personaggio (riflessioni su un avvenimento): in molti casi, quindi, ha funzione didascalico-narrativa o illustrativa di [[extradiegetica|episodi extradiegetici]]. Ciò che lo rende un artificio scenico è dunque il carattere di estraneità alle convenzioni dialogiche della realtà sensibile, dove difficilmente si potrebbe esporre un argomento interiore a voce alta, se fossimo sicuri di non essere ascoltati.
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