Arti marziali miste: differenze tra le versioni

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Questo tipo di sport cominciò a farsi conoscere alle masse negli Stati Uniti nel 1993, quando [[Royce Gracie]] vinse il primo Ultimate Fighting Championship, lanciando una rivoluzione nelle arti marziali: fu possibile finalmente rendersi conto di quali erano le arti marziali veramente efficaci in un combattimento reale e quali erano solo bufale vendute, spesso a caro prezzo, da impostori e truffatori che sfruttavano l'ignoranza e la credulità dei praticanti. In [[Giappone]] nel 1997 il crescere esponenziale dell'interesse in questo sport portarono alla creazione del [[PRIDE Fighting Championships]].
Nei primi tornei UFC si confrontavano combattenti di diversi stili per individuare l’arte marziale o lo sport di combattimento realmente più efficace. Gli spettatori di tutto il mondo rimasero colpiti nel vedere come gli esperti delle discipline che oggi costituiscono il [[grappling]] (lotta e jiu jitsu brasiliano) prevalevano facilmente sui loro avversari non colpendoli con pugni e calci, ma portandoli a terra e costringendoli ad arrendersi con strangolamenti o con leve articolari e senza provocargli alcun danno fisico. Fu un vero dominio, al punto che i grapplers vinsero 10 dei primi 12 tornei disputati a mani nude. Fu una grande rivoluzione nel campo delle arti marziali e degli sport di combattimento; le prime competizioni di MMA (in cui si combatteva a pugni nudi e con regole più permissive rispetto ad oggi) dimostrarono: 1) che tutte le arti marziali che non prevedono competizioni agonistiche (es. wing tsun, krav maga e tutte le arti marziali che non prevedono combattimenti agonistici) sono completamente inefficaci in un combattimento sportivo (per il principio: senza combattere non si può imparare a combattere). Ci fu un dominio assoluto delle arti marziali e degli sport di combattimento che prevedono competizioni agonistiche ( [[lotta]], ju jitsu brasiliano, luta livre brasiliana, [[judo]], [[muay thai]], [[taekwondo]], [[kick boxing]], [[boxe]], [[savate]] ecc...) rispetto alle arti marziali che non prevedono competizioni agonistiche. 2) che gli atleti delle discipline di striking (dove si combatte con pugni e calci) erano rapidamente sconfitti nei combattimenti con gli atleti delle discipline di grappling per una serie di ragioni tra cui le principali sono: l'assenza dei guantoni (ottenere il ko con un colpo a mani nude è più difficile e senza la protezione dei guantoni le mani possono fratturarsi quando si colpisce), la maggiore forza fisica dei lottatori e l'incapacità degli strikers nel combattimento tramite lotta corpo a corpo sia in piedi che a terra.
 
Questo sport raggiunge un picco di popolarità altissimo nel dicembre 2006 all'[[UFC 66]], evento nel quale fu disputata la rivincita tra il campione dei pesi massimi leggeri [[Chuck Liddell]] e il campione uscente [[Tito Ortiz]], in quell'occasione furono frantumati tutti i record Americani delle [[pay-per-view|PPV]] vendendo al pari dei più grandi eventi di sport da combattimento di tutti i tempi. Nel 2007, La Zuffa LLC, proprietaria dell'UFC, acquista il PRIDE, creando un forte legame tra le due più grandi federazioni di questo sport consentendo così ad atleti campioni del Pride di confrontarsi in incontri "da sogno" per il pubblico contro campioni del UFC sotto un unico regolamento.