Clutter: differenze tra le versioni

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Con il termine '''clutter''' si indicano gli echi non voluti ricevuti da un [[radar]], solitamente costituiti dalla riflessione dell’energia elettromagnetica su elementi naturali (montagne, precipitazioni, etc.) o artificiali (palazzi, strutture architettoniche, etc.) dell’ambiente che circonda il bersaglio.
Il clutter, costituisce quindi un disturbo di tipo additivo (oltre al [[rumore termico]] ed al [[Radar_jamming|jamming]]) che si sovrappone al segnale utile, che identifica il bersaglio da rivelare.
 
Generalmente si può immaginare il clutter come generato da una moltitudine di elementi indipendenti, e quindi, in virtù del [[teorema del limite centrale]], si possono [[Modello_fisico|modellizzare]] le componenti analogiche di bassa frequenza del disturbo con una densità di probabilità [[Variabile_casuale_normale|gaussiana]].
==Clutter di volume e di superficie==
Generalmente i bersagli sono considerati come scatteratori puntiformi, mentre il clutter come uno scatteratore esteso, che si estende su più celle angolari e/o di distanza. A questo proposito, si distinguono:
* clutter di volume (es: pioggia), per il quale si definisce l'eco per unità di volume η;
* clutter di superficie (es: terreno) per il quale si definisce l'eco per unità di superficie σ°.
 
==Voci correlate==