Francisco Gil de Taboada: differenze tra le versioni

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Prima di lasciare Bayonne, Ferdinando VII aveva creato una junta di governo (''Junta Suprema de Gobierno'') composta dai suoi ministri e presieduta da Infante Antonio, zio di Fernando VII. Gil de Taboada era ancora ministro della marina. Quando [[Gioacchino Murat]] chiese che Godoy (imprigionato presso il castello di Villaviciosa fin dalla deposizione) lasciasse il comando ai francesi, Gil si oppose fermamente.
 
Temendo l'invasione francese, Gil suggerì di far spostare da Madrid la junta di governo. Infante Antonio, il giorno successivo alla popolare [[rivoltaRivolta del due di maggio]], fu obbligato a raggiungere Carlo e Ferdinando a Bayonne. Antonio scrisse a Gil dicendo che la junta avrebbe dovuto continuare a lavorare, ma Murat chiese di averne il controllo. Molti membri lo accettarono il [[4 maggio]], ma Gil non lo fece. Pochi giorni dopo diede le dimissioni.
 
Dopo la [[battaglia di Bailén]] (18-22 luglio 1808) in cui i francesi furono sconfitti ed obbligati a ritirarsi da Madrid, Gil de Taboada giurò di nuovo come membro della junta di governo, stavolta nella [[Junta (guerra d'indipendenza spagnola)|''Junta Suprema Central'']]. Questo avvenne il [[29 settembre]] [[1808]] ad Aranjuez. Quando i francesi rioccuparono la capitale richiesero un giuramento di alleanza a Giusueppe Bonaparte, col titolo di re Giuseppe I di Spagna. Gil, ora ottantenne, si rifiutò. Girarono voci secondo cui sarebbe stato incriminato per il suo rifiuto, ma Giuseppe lo negò, dicendo che un uomo vecchio così valoroso non doveva essere molestato.