Junio Valerio Borghese: differenze tra le versioni
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L'attività della X MAS non si limitò alle incursioni navali contro le forze nemiche, ma si estese alla costituzione di reparti di terra che assunsero al termine del conflitto le dimensioni di una vera e propria divisione di fanteria leggera. Tuttavia a causa dell'opposizione tedesca (che mal vedeva la ricostituzione di grandi unità italiane) la Divisione Decima (composta da due gruppi di combattimento) non poté mai entrare in azione come unità organica, ma fu frazionata in battaglioni usati dai comandi tedeschi sul fronte della [[Linea Gotica]] e poi del Senio. Una parte della Divisione (il Secondo Gruppo) era pronto per muovere sul confine orientale, per difendere Trieste e Fiume dall'avanzata degli jugoslavi, ma fu bloccato prima dai tedeschi e poi dal precipitare degli eventi nell'aprile 1945.
A partire dal 1944 la Decima fu impiegata anche in attività antipartigiane e rastrellamenti di civili nelle zone dove agivano i partigiani, al fianco dei tedeschi; in queste azioni si registrarono casi di tortura su prigionieri (sia partigiani che civili) e numerose esecuzioni sommarie.<ref> Jack Greene e Alessandro Massignani, Il principe nero, Junio Valerio Borghese e la X MAS, Oscar Mondadori, 2008, pag. 192 "L'estate del 1944 fu il periodo in cui le azioni antipartigiane si fecero più intense, non solo perché i partigiani erano diventati tanto numerosi da minacciare le linee di comunicazione dell'esercito tedesco, ma anche perché i tedeschi avevano
Gli ultimi reparti della divisione, decimati dagli attacchi inglesi, si arresero a nord di [[Schio]] (Veneto) il [[2 maggio]] [[1945]].
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