Orphan: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 27:
*[[Margo Martindale]]: Dr. Browning
*[[Karel Roden]]: Dr. Värava
*[[Rosemary Dunsmore]]: Nonna Barbara
|nomedoppiatoriitaliani=
* [[Chiara Colizzi]]: Katherine "Kate" Coleman
Line 63 ⟶ 64:
Per la storia dell’incendio, Esther viene portata dalla psicologa di Kate, la quale riferisce ai genitori che Esther avverte da parte di Kate diffidenza, dovuta, dice la psichiatra, al fatto di sentirsi inadeguata come madre dopo essere diventata alcolizzata e dopo la perdita di Jessica. Tornati a casa, ricevono una chiamata da una delle suore dell’orfanotrofio che dice che Abigail non è tornata e che sono tutti molto preoccupati. Il corpo della suora viene trovato dalla [[polizia]]. Nel frattempo in Kate sorge il dubbio che sia stata Esther ad ucciderla e comincia a cercare su [[internet]] i sintomi dei disturbi della personalità nei bambini, che scopre coincidere con il carattere della bambina. Nella sua stanza, nel frattempo, Esther accende e spegne la luce fluorescente dell’acquario, e quando la luce blu è accesa si possono vedere dei disegni che con la luce normale non possono essere visti: il disegno base è di una casa, ma quando la luce fosforescente è accesa, in ogni stanza della casa disegnata c’è qualcuno che muore. Kate scopre che l’orfanotrofio russo dove era stata accolta Esther, in realtà non l’ha mai ospitata. Il giorno che la bambina doveva andare dal dentista, dice a John di avere paura dei dentisti, così lo convince a farla rimanere a casa; il rapporto tra lei e il padre sembra molto forte. A casa da soli, Esther dice a John di sentirsi rifiutata dalla madre adottiva, cosi lui le consiglia di fare qualcosa di carino per lei. Lei taglia tutte le rose bianche, che crescevano sulle ceneri di Jessica, e le porta alla madre provocando l’ira di Kate: la prende per un braccio, le urla contro dicendo che l’ha fatto apposta perché sapevano cosa significassero quelle rose. Esther, va nel garage dove c’è una morsa meccanica e, da sola, si rompe il braccio, facendo credere che sia stata Kate. Quest’ultima disperata dagli avvenimenti, e preoccupata dalle situazioni che sono accadute a causa di Esther, compra due bottiglie di [[vino]], che però non beve; la bottiglia che aveva aperto la svuota nel lavandino e l’altra la nasconde. Il giorno dopo, mentre vanno a scuola, Kate esce dall’auto, lasciando sole Esther e Max.
Esther esce dalla macchina e toglie il freno a mano; la macchina, essendo in discesa, si allontana all’indietro sempre piu veloce, con Max nel seggiolino posteriore. La macchina si ferma solo alla fine della strada, in un cumulo di [[neve]], dopo aver rischiato di schiantarsi contro altre automobili in corsa. Kate giura a John di aver messo il freno a mano, ma lui le dice che Esther ha trovato una delle due bottiglie di [[vino]] nascosta, e che quindi non le crede. Danny, mentre Esther era nella sua stanza, corre nella camera di Max, e scopre dove è stato nascosto il martello, usato per uccidere la suora. Però, Esther, origliando dalla porta, sente che Danny ha capito che è stata lei a uccidere Abigail. Una notte, Kate scopre che Esther ha rubato il suo diario e ha letto tutti i segreti più nascosti della famiglia: Kate era alcolizzata, e per questo ha perso il lavoro di insegnante al college e ha rischiato che Max morisse affogata nel laghetto ghiacciato di fronte a casa, John l’aveva tradita 10 anni prima confessandolo solo dopo 8 anni. È grazie a quel diario che Esther ha scoperto dove Kate nascondeva l’[[alcool]]. La mattina dopo, Kate cerca la [[bibbia]] di Esther, la apre e trova tante foto di uomini diversi, e legge stampato "Saarne Institute". Chiama l’istituto e scopre che non è un orfanotrofio, ma una clinica psichiatrica estone; così manda una foto di Esther sperando che qualcuno possa riconoscerla e pensando che fosse la figlia di una paziente. Contemporaneamente, Danny sale sull’albero, ma Esther lo chiude dentro la casetta, dandole fuoco. Il bambino esce dal tetto, ma cade dall’albero. Viene portato in ospedale, dove Esther cerca di soffocarlo con un cuscino, ma nonostante ciò, non riesce ad ucciderlo. Kate capisce che è stata Esther e la aggredisce, picchiandola. Viene sedata dagli infermieri dell’ospedale e rimane in clinica. John porta a casa le due bambine e si ubriaca. Esther, così, si veste con un abito nero, si trucca in modo molto pesante e cerca di sedurre il padre adottivo, il quale la rifiuta e la allontana. Intanto, Kate, ancora nel letto di ospedale, riceve una chiamata dalla clinica estone, dove hanno riconosciuto la foto: Esther, in realtà, si chiama Leena e non è una bambina, bensì una donna di 33 anni, che soffre di uno squilibrio ormonale, chiamato [[ipopituitarismo]], che le provoca [[nanismo]] armonico e dunque sembra una bambina.
Leena era stata rinchiusa nell’ospedale psichiatrico, perche era malata di mente e aveva ucciso 7 persone. Inoltre scopre che i nastri, che portava ai polsi e al collo, nascondevano le cicatrici della camicia di forza, che lei cercava sempre di togliersi, in modo molto violento. Nella sua vita Leena aveva usato sempre la stessa tattica: cercava di sedurre il padre e quando non ci riusciva, uccideva lui e tutta la famiglia; così era successo alla sua prima famiglia adottiva, alla quale, poi, aveva bruciato la casa. Kate, sconvolta, esce dall’ospedale e si dirige a casa. Contemporaneamente, Leena si toglie i denti finti, creati per sembrare quelli di una bambina piccola, mostrando ciò che l’età le aveva provocato, denti rovinati e giallastri. Furiosa, prende un coltello e uccide John. Kate, ancora in macchina, chiama la polizia e, arrivata a casa, viene colpita da una pallottola della [[pistola]], che John teneva in cassaforte, che Leena aveva trovato. Kate riesce, però, a tramortirla ed esce dalla casa con Max in braccio, proprio mentre arrivava la polizia. I poliziotti non trovano il corpo di Leena, la quale è, infatti, ancora viva e aggredisce Kate, lontano dalla visuale degli agenti. Picchiandosi, rotolano giù dalla collinetta, finendo sul lago ghiacciato. Max, dall’alto della collina, raccoglie la pistola e spara sulla lastra ghiacciata, che si spezza, facendole cadere entrambe nell’acqua. Kate riesce quasi a uscire dall’acqua gelida, ma Leena è attaccata alla sua gamba. Così, chiamandola mamma, le chiede di non lasciarla morire, ma Kate, ricordando ciò che quella donna malata di mente ha fatto a suo marito e a suo figlio, le tira un calcio in faccia, facendola cadere di nuovo in acqua e dicendole che lei non è sua figlia.
|