John Dillinger: differenze tra le versioni

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A tradirlo, pare ormai accertato, fu proprio Ana Cumpanas, conosciuta nell'ambiente dell'epoca anche come [[Anna Sage]] ed in seguito nota come la ''"Donna in Rosso"'' (per via del colore sgargiante dell'abito indossato per farsi riconoscere dalla polizia), la quale passò ai servizi segreti le informazioni cruciali utili per incastrare il criminale in cambio della sua permanenza in [[America]] (onde evitare, quindi, l'espulsione in [[Romania]], sua terra natale, senza per altro riuscirvi, visto che l'espulsione fu poi confermata).
 
Partecipò all'agguato decisivo anche [[Melvin Purvis]], giovane G-Man nominato in prima persona da J. Edgar Hoover per coordinare le ricerche di Dillinger assieme agli uomini del nuovo FBI, tra cui l'esperto investigatore [[Charles Winstead]], istituzione investigativa la cui nuova metodologia di lavoro contribuì non poco a stringere il cerchio attorno a Dillinger. Purvis fu scelto a capo della squadra speciale dopo aver ucciso un altro noto gangster dell'epoca: [["Pretty Boy" Floyd]]. Lo stesso Melvin Purvis, per altro, morì suicida solo un anno dopo la morte di Dillinger, quando si era ormai ritirato dall'attività investigativa.
 
Nonostante la sua morte prematura e la sua vita criminale, John Dillinger, rapinatore fascinoso ed elegante, è rimasto noto nell'immaginario collettivo come una sorte di eroe del popolino, cioè una sorta di mito ambiguo dell'America della grande depressione, tanto che negli States esiste anche un museo a lui dedicato.