Ponticelli: differenze tra le versioni
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Ponticelli, dopo il [[fascismo]] restava una sosta di eccezione conservando il suo doppio carattere agricolo ed industriale. I problemi cominciarono a sorgere con la ricostruzione dopo la [[Seconda Guerra Mondiale]] (da cui il quartiere uscì particolarmente danneggiato) e la grande [[speculazione edilizia]] che in città si ebbe col [[sindaco]] [[Achille Lauro]]. Si costruirono centinaia di case popolari che costituirono rioni malsani e sovrappopolati (come ad esempio il famigerato [[Rione De Gasperi]] ed il Lotto Zero) che raccolsero la numerosa immigrazione dall'hinterland o gli sfollati di varie zone del centro di NAPOLI dopo il [[terremoto]] del [[1980]]. Oltre a questi problemi Ponticelli sconta anche un tasso elevato di evasione scolastica e di disagio culturale. Malgrado ciò il quartiere Ponticelli ha una propria identità sia storica che politica, infatti documenti storici testimoniano la presenza di insediamenti romani e influenze religiose fenicie (venute alla luce durante la ricostruzione post-terremoto). Inoltre Ponticelli ha avuto un ruolo sia durante la rivoluzione partenopea, furono infatti condannati a morte dai Repubblicani elementi filoborbonici (13 impiccagioni, fonte: libro dei morti della Chiesa Maria santissima della Neve) sia durante le [[quattro giornate di Napoli]].
Inoltre Ponticelli fu testimone di una strage nazista che vide perire 34 innocenti. Ponticelli, come detto prima, è un quartiere in grave degrado. Sono poche le strade frequentate. Fra le strade più importanti ci sono via Argine,via De Meis, Corso Ponticelli e via Bartolo Longo
==Trasporti e viabilità==
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