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===Architetture civili===
[[File:Lodi pal Broletto facciata.jpg|thumb|220px|right|''Palazzo Broletto'', sede dell'amministrazione cittadina]]
 
*'''Palazzo Broletto'''
Edificato nel [[1284]] a fianco della [[Duomo di Lodi|Cattedrale]], dopo numerosi rimaneggiamenti si presenta in forme [[Neoclassicismo|neoclassiche]], come risulta evidente dal [[portico|porticato]] e dalla [[loggia]] superiore (su cui si affaccia la prestigiosa ''Sala del Consiglio Comunale'')<ref name="lodigiorno2">{{cita|Sergio Galuzzi (a cura di)|sezione 2 - ''Il Broletto''.|lodigiorno}}</ref>. Ai due lati del portico sono collocati il busto di [[Gneo Pompeo Strabone]] (a sinistra), che attribuì il titolo di ''municipium'' a ''[[Lodi Vecchio|Laus Pompeia]]'', e quello di [[Federico I del Sacro Romano Impero|Federico Barbarossa]] (a destra), fondatore di ''Laus Nova''<ref name="lodigiorno2"/>.
 
*'''Ospedale Maggiore'''
Il nucleo più antico dell'edificio risale al [[XV secolo]]<ref name="guida53e54">{{cita|Vittorio Bottini, Alessandro Caretta e Luigi Samarati|pagg. 53-54.|guida}}</ref>; la struttura venne successivamente ampliata e trasformata in [[ospedale]]<ref>{{cita|Sergio Galuzzi (a cura di)|sezione 8 - ''L'Ospedale Vecchio''.|lodigiorno}}</ref>. La [[facciata]] in [[Neoclassicismo|stile neoclassico]] venne realizzata alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]] su disegno di [[Giuseppe Piermarini]]<ref name="guida53e54"/>, lo stesso [[architetto]] del [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]]. All'interno si trova un [[chiostro]] con [[portico]], [[loggia]]to e decorazioni in cotto del [[XV secolo|Quattrocento]]<ref name="guida53e54"/>.
 
*'''[[Palazzo Mozzanica]]'''
Sorto nella seconda metà del [[XV secolo]]<ref name="atlante157">{{cita|Beatrice Ambreck ''et al.''|pag. 157.|atlante}}</ref><ref>{{cita|Vittorio Bottini, Alessandro Caretta e Luigi Samarati|pag. 50.|guida}}</ref> nei pressi di piazza Ospitale, è il migliore esempio di dimora patrizia lodigiana<ref name="lodigiorno7">{{cita|Sergio Galuzzi (a cura di)|sezione 7 - ''Palazzo Mozzanica''.|lodigiorno}}</ref>. La [[facciata]] è caratterizzata dalla presenza di una fascia marcapiano in [[Ceramica|terracotta]], decorata con corone floreali e figure della [[mitologia]] [[mare|marina]] ([[tritone (mitologia)|tritoni]] e [[naiadi]])<ref>{{cita|Vittorio Bottini, Alessandro Caretta e Luigi Samarati|pag. 53.|guida}}</ref>; il portale è adornato da medaglioni che raffigurano [[Gian Galeazzo Visconti]], [[Isabella d'Aragona (1470-1524)|Isabella d'Aragona]], [[Francesco Sforza|Francesco]] e [[Bianca Maria Sforza]]<ref name="lodigiorno7"/>. Il piano superiore è ricco di [[affresco|affreschi]] e decorazioni<ref name="lodigiorno7"/>. Secondo lo storico Giovanni Agnelli<ref>{{cita|Giovanni Agnelli||agnelli}}</ref>, vi soggiornò [[Francesco I di Francia|Francesco I re di Francia]] durante l'[[estate]] del [[1509]]<ref name="atlante157"/>.
[[File:Lodi pal Vistarini.jpg|thumb|220 px|Palazzo Vistarini]]
 
* '''Palazzo Vistarini'''
Sorto nel [[XIV secolo|Trecento]], deve il suo nome all'influente famiglia [[Guelfi e ghibellini|ghibellina]] che lo fece costruire<ref>{{cita|Vittorio Bottini, Alessandro Caretta e Luigi Samarati|pagg. 31-33.|guida}}</ref>. Alla sua nascita, il palazzo occupava uno spazio molto maggiore di adesso, estendendosi da [[Piazza della Vittoria (Lodi)|piazza della Vittoria]] fino a circa metà dell'attuale corso Vittorio Emanuele; parte di esso venne trasformato nella residenza privata di Giovanni Paolo Barni, quando questi divenne proprietario del palazzo<ref name="guida33">{{cita|Vittorio Bottini, Alessandro Caretta e Luigi Samarati|pag. 33.|guida}}</ref>. Costruito secondo lo [[Gotico|stile gotico]], la facciata è in [[Mattone|mattoni]] con [[monofora|monofore]] in [[Cotto (materiale)|cotto]], e [[Arco (architettura)#Arco a sesto acuto|archi a sesto acuto]] nel [[portico]] sottostante<ref name="guida33"/>. Sulle volte di tale portico sono ancora presenti alcuni [[affresco|affreschi]]<ref name="guida33"/>.
 
* '''Teatro alle Vigne'''
L'attuale [[teatro (architettura)|teatro]] in origine era una [[chiesa (architettura)|chiesa]] appartenente all’[[ordine religioso]] degli [[Umiliati]] (''chiesa di San Giovanni e Ognissanti alle Vigne'')<ref name="teatrovigne">{{cita web | autore = | titolo = Storia | url = http://www.teatroallevigne.net/storia.htm |data = | accesso = 15-10-2009 | editore = Teatro alle Vigne}}</ref>. Nel [[1604]], in seguito alla soppressione dell'ordine da parte di [[Papa Pio V]], la struttura venne donata ai [[Chierici Regolari di San Paolo|Barnabiti]], i quali, su progetto dell'[[architetto]] [[Giovanni Ambrogio Mazenta]]<ref name="teatrovigne"/>, nel [[1618]] fecero apportare alcune modifiche secondo le esigenze di solennità della [[Controriforma]]: lo spazio interno fu trasformato in una grande [[Aula (chiesa)|aula]] e il [[presbiterio]] venne reso ben visibile da tutti. La chiesa fu quindi consacrata nel [[1627]]<ref name="teatrovigne"/>, anche se i lavori continuarono fino al [[1693]], per poi riprendere nuovamente in [[Storia di Lodi#Il periodo austriaco|periodo austriaco]] ([[1731]]-[[1734]]) quando furono rifatte le [[volta (architettura)|volte]], il [[pavimento]] e la [[sagrestia]]<ref name="teatrovigne"/>. Negli anni successivi la chiesa divenne sempre più ricca e sfarzosa grazie all'installazione delle [[Campana|campane]] ([[1752]]<ref name="teatrovigne"/>) ed una serie di arredi e tappezzerie; tuttavia nel [[1810]], sul finire dell'[[Storia di Lodi#Il ventennio napoleonico|epoca napoleonica]], l'ordine fu sciolto e la chiesa, spogliata di tutti gli ornamenti, divenne prima deposito di [[granaglie]], ed in seguito ([[1874]]) [[palestra]]<ref name="teatrovigne"/>. Le operazioni di recupero iniziarono nel [[1976]], ma l'attività teatrale ebbe inizio solo nel [[1985]]; il primo [[direttore artistico]] fu [[Carlo Rivolta]]<ref>{{cita news|autore=|titolo=Cacciari e Rivolta per il "Principe" di Leon Battista Alberti|url = http://arengo.comune.rimini.it/news/pagina3990.html| pubblicazione=L'Arengo Online |giorno=30|mese=06|anno=2004|accesso= 15-10-2009}}</ref>.
 
*'''Palazzo del Governo'''
Si tratta di uno degli edifici più eleganti della città; è un palazzo di notevoli dimensioni che occupa un intero isolato alle spalle del palazzo Municipale e si affaccia su piazza del Mercato. Realizzato nel [[1929]] su fondamenta di epoca [[Medioevo|medievale]]<ref name="pal_governo">{{cita web | cognome = | titolo = Come raggiungerci | url = http://www.prefettura.it/lodi/?f=Spages&id_pag=286547984&nodo=12339&tt=1244303705&forzanodopadre=1&id_sito=1234&noredir=1&tt=1244303705 | data = 14-04-2009 | accesso = 15-09-2009 | editore = Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Lodi}}</ref>, l'immobile riassume stili differenti: in particolare, il [[bugnato]] dell'ordine inferiore richiama l'architettura veneziana. Dal [[1995]] è sede della [[Prefettura italiana|Prefettura]] di Lodi<ref name="pal_governo"/>.
 
[[File:Ponte Lodi.jpg|220px|thumb|right|Il ponte sull'Adda]]
 
*'''Ex convento di San Cristoforo'''
Dopo un lungo restauro terminato nel [[2004]], è adibito a sede centrale della [[Provincia di Lodi]]; degno di nota è l'ampio [[chiostro]] interno.
 
*'''[[Ponte di Lodi|Ponte sull'Adda]]'''
È un [[ponte ad arco|ponte ad archi]] ribassati che, attraversando il fiume, collega il quartiere ''Borgo Adda'' con ''Revellino-Campo di Marte''. Fu costruito nel [[1864]] per rimpiazzare l'originario ponte di legno dove si svolse la [[battaglia di Lodi]], bruciato dalle truppe austriache nel [[1859]], durante la [[Seconda guerra di indipendenza italiana|seconda guerra di indipendenza]].
 
*'''Centro direzionale della Banca Popolare di Lodi'''
[[Immagine:Sede BPL.JPG|220px|thumb|right|Il centro direzionale [[Banca Popolare di Lodi|BPL]]]]