Vesuvio: differenze tra le versioni
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|regione={{IT-CAM}}
|provincia={{IT-NA}}
|altezza=
|catenamontuosa=[[Appennini]]
|diametrocratere= 500
|primaeruzione=[[79]]
|ultimaeruzione= [[
|latitudine_d = 40.821669
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[[File:Napoli5.jpg|300px|left|thumb|Vesuvio visto da [[Posillipo]]]]
Risale infatti al
Ancora in anni più recenti, siamo ai primi decenni del [[XX secolo]], quando gli [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] decisero di creare un osservatorio alle [[Hawaii]], si rifecero all'esperienza vesuviana.
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== Eruzioni nell'antichità ==
[[File:SheridanVesuviusFootprints.jpg|thumb|right|250px|Impronte di fuggitivi nelle ceneri dell'eruzione detta delle "pomici di Avellino" ([[datata tra il
Si ritiene che già
Tra i 19.000 anni fa e il [[79]] ebbero luogo una serie di violente eruzioni intercalate da periodi di quiete del vulcano.
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*Pomici di Avellino (datata tra il 1880 e il 1680 a.C.)
*Pompei (79 d.C.)
Tutte queste eruzioni, per la loro immane violenza, ma anche perché simili a quella che distrusse [[Pompei]], sono chiamate eruzioni ''Pliniane'' (dai nomi di [[Plinio il Vecchio]] e [[Plinio il Giovane]], studiosi Romani che furono testimoni dell'eruzione del [[
Tra le eruzioni precedenti, in particolare si ricorda l'eruzione denominata ''Avellino'' in quanto ha lasciato tracce fino all'[[Avellino|omonima]] città campana e che ha seppellito l'area dove oggi sorge [[Napoli]]. L'Avellino tra quelli accertati si può considerare il cataclisma vulcanico più importante che abbia avuto luogo in Europa negli ultimi millenni.
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== L'eruzione del 1631 ==
[[File:Vesuvius 1631.jpg|thumb|left|300px|Eruzione del Vesuvio del [[1631]] (incisione di Merian)]]
Nel [[1631]] ci fu un'altra terribile eruzione. Dopo numerosi eventi premonitori quali rigonfiamento del suolo, piccoli terremoti che si manifestavano già da qualche mese e prosciugamento delle fonti, all'alba del [[16 dicembre]] il Vesuvio rientrò in attività dopo un periodo di riposo di circa 130 anni, con l'apertura di una bocca laterale sul versante Sud-Est con una iniziale fase di attività stromboliana e forse l'emissione di una colata di lava (per molti autori invece non vi fu alcuna colata di lava). Una prima fase espulse ceneri frammiste all'acqua che scescero a valle a grandi velocità, oltre a colonne di vapore. Successivamente ebbe luogo una violenta attività esplosiva dal cratere centrale con un'alta colonna di ceneri, pomici e gas. Nella seconda parte della giornata del
Portici, Resina (l'antica [[Ercolano]]), [[Torre del Greco]] e [[Torre Annunziata]] furono semidistrutte, mentre la frazione Pietra Bianca fu ridenominata, da allora, Pietrarsa. Le vittime accertate in quell'area furono tremila; molti di più furono gli animali (soprattutto bovini) uccisi dal torrente di lava.
A ricordo della minaccia diretta, a Napoli, ancor oggi, sta la statua del santo patrono [[San Gennaro]] al Ponte della Maddalena, rivolto verso il Vesuvio; a Portici una lapide fatta murare dal Viceré, ammonisce in latino il viandante a fuggire al minimo rumoreggiare del vulcano.
Anche dalla parte del Monte Somma la distruzione fu quasi totale. Infatti gravissimi danni subirono [[Ottaviano (Italia)|Ottaviano]] (a quel tempo denominata Ottajano) e la vicina Somma Vesuviana. A Ottaviano morirono circa
Complessivamente le vittime accertate furono
== Il ciclo eruttivo del Vesuvio ==
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