Get Even: differenze tra le versioni
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'''Get Even''' è l'album d'esordio della [[boy band]] [[pop]] [[Regno Unito|britannica]] dei [[Brother Beyond]], pubblicato su etichetta [[EMI]] / [[Parlophone]], in due differenti edizioni, entrambe nel [[1988]], a cui ci si riferisce generalmente come '''''Get Even I''''' e '''''Get Even II'''''. I brani che compongono i due lavori, i quali differiscono di fatto soltanto per un paio di canzoni prodotte dal noto [[trio]] di [[produttore|produttori]] [[Inghilterra|inglese]] [[Stock, Aitken & Waterman]] (SAW), inserite su '''''Get Even II''''', al posto di altrettante tracce composte dai membri della band, sono stati composti tra il [[1986]], anno in cui è uscito il loro primissimo singolo, "I Should Have Lied", l'unico di tutti i singoli dei Brother Beyond a non essere mai entrato in classifica, e lo stesso [[1988]], anno di pubblicazione di entrambe le edizioni del disco, e anno in cui sono state realizzate le due tracce di SAW, "The Harder I Try" e "He Ain't No Competition", che costituiscono i due successi maggiori della band, le uniche due Top 10 conquistate nella madrepatria. Difatti, come è accaduto a molti gruppi anglo-sassoni (quali, a puro titolo di esempio, gli [[Eighth Wonder]] di [[Patsy Kensit]], del primo periodo), i Brother Beyond hanno riscosso molto più successo nell'[[Europa]] continentale, e soprattutto in [[Italia]], dove il loro secondo singolo e primo successo minore britannico, "How Many Times", quasi un flop, in verità, non andato oltre il Numero 62 nella UK Top 75, volava alto in classifica già nel [[1987]]. Nella nativa [[Gran Bretagna]], la [[boy band]] dovrà aspettare fino all'estate dell'anno successivo per vedere finalmente un proprio brano nella Top 10, anche se, in realtà, si tratterà di una canzone scritta e prodotta dai tre assi pigliatutto dell'[[Europop]] e della [[dance]], sul finire dello scorso millennio, i citati [[Stock, Aitken & Waterman|Pete Waterman, Mike Stock e Matt Aitken]] (conosciuti anche col brevissimo acronimo scritto S/A/W), che regaleranno ai Brother Beyond la piacevole "The Harder I Try", che ha scalato la classifica inglese dei singoli, fino al Numero 2, bloccata soltanto da uno dei più grandi successi di [[Phil Collins]], la [[colonna sonora]] intitolata "[[A Groovy Kind of Love]]". "The Harder I Try" contiene un campionamento piuttosto famoso, l'introduzione di [[Batteria (musica)|batteria]] di un pezzo della band [[The Isley Brothers]], che conferisce alla traccia quell'andamento cadenzato, tipico dei brani migliori della leggendaria [[Motown]] (la casa discografica storica di [[Stevie Wonder]], soltanto per citare uno degli artisti che ne hanno fatto la storia relativamente più recente). Anche il singolo successivo, "He Ain't No Competition", di nuovo prodotto da S/A/W, non si discosta molto dallo stile [[soul]] ritmato del precedente: meno originale dell'altro, anche questo entrerà comunque nella Top 10, raggiungendo il Numero 6, nel mese di [[novembre]] dello stesso anno, e scalando la vetta della classifica [[dance]], nella relativa versione 12" (finché non verrà spodestata da una [[cover]] di "I Only Wanna Be with You", realizzata da [[Samantha Fox]], prodotta anch'essa da SAW). Altri due singoli di discreto successo verranno estratti da '''''Get Even II''''': il brano che apriva originariamente '''''Get Even I''''' (in séguito, posto in apertura del solo Lato 2, sul vinile della seconda edizione di '''Get Even'''), stavolta scritto dai membri del quartetto, intitolato "Be My Twin", Top 20 che salirà fino al Numero 14, a [[gennaio]] del [[1989]]; e un [[remix]] di "Can You Keep a Secret?", una canzone che, già uscita come quarto singolo in assoluto per la band, nel [[1987]], pur migliorando di qualche posizione le passate deludenti prestazioni del gruppo, si era comunque piazzata soltanto al Numero 56 - la nuova versione del [[1989]] entrerà invece nella Top 30 britannica, arrivando fino al Numero 22, nel mese di [[aprile]]. Si tratterà di fatto dell'ultimo singolo di successo per i Brother Beyond nel [[Regno Unito]], dove i quattro successivi (ed ultimi, perché il gruppo si scioglierà di lì a poco più di un anno, all'inizio del [[1991]]) singoli resteranno tutti indistintamente impantanati nelle acque basse delle charts, tra il Numero 39 di "Drive On", brano di apertura e primo estratto dal nuovo e conclusivo album, e il Numero 53 della [[title-track]] di quello stesso secondo lavoro finale, "[[Trust (album Brother Beyond)|Trust]]". Le due edizioni di '''Get Even''' daranno vita anche ad un [[video]]-[[concerto]] [[live]], intitolato '''''Brother Beyond - The Get Even Tour - Live 1989''''', della durata di 57 minuti, pubblicato, in formato [[VHS]], nel [[1991]].
==Tracce==
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*[[David White]]: [[chitarra]]
*[[Carl Fysh]]: [[Tastiera (strumento)|tastiere]]
*[[Eg and Alice|Eg White]]:
====Musicisti====
*[[Steve Alexander]]:
*Belva Haney, Dee Lewis, Eric Robinson, Flakey C, Frankie Madrid, Leroy Osbourne, Mae McKenna, Vicki St James, Tessa Niles: [[cori]]
*Eg White: [[basso]], [[Tastiera (strumento)|tastiere]]
*Dave Mattacks, Steve Ferrone:
*Peter Vetesse, Richard Cottle, Rob Fisher, Ian Curnow, Steve Pigott: [[Tastiera (strumento)|tastiere]]
*Luis Jardim: [[percussione|percussioni]]
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*[[David White]]: [[chitarra]]
*[[Carl Fysh]]: [[Tastiera (strumento)|tastiere]]
*[[Steve Alexander]]:
====Musicisti====
*[[Eg and Alice|Eg White]]:
*Belva Haney, Dee Lewis, Eric Robinson, Flakey C, Frankie Madrid, Leroy Osbourne, Mae McKenna, Vicki St James: [[cori]]
*Dave Mattacks, Steve Ferrone:
*Peter Vetesse, Richard Cottle, Rob Fisher: [[Tastiera (strumento)|tastiere]]
*Ian Curnow: [[Tastiera (strumento)|tastiere]]
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