Europa 7: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiunta nell'introduzione del contenzioso fra europa 7 e Retequattro di Mediaset
Riga 10:
}}
 
'''Europa 7''' (Centro Europa 7 S.r.l.) è un'[[emittente televisiva]] italiana, con regolare concessione a trasmettere in modalità [[televisione analogica terrestre|analogica terrestre]] su scala nazionale, ma attualmente impossibilitata a farlo in quanto in attesa di assegnazione delle frequenze da parte dello Stato.
 
La frequenza ad essa destinata da quando vinse la gara d'appalto nel 1999 è infatti occupata da Retequattro del gruppo Mediaset (nel 1994 la Corte Costituzionale emette la sentenza 420/1994 che decreta il divieto per ogni privato di detenere tre Reti nazionali, e la richiesta al legislatore di creare una legge sulla regolamentazione radiotelevisiva). La sentenza 466/2002 della Corte Costituzionale ha invece sancito in via definitiva che Retequattro dovrebbe trasmettere solo in digitale e cedere ad Europa 7 le frequenze. Provvedimenti come la legge Gasparri, criticati come leggi ideate ad hoc per salvare Retequattro: l'Unione Europea è intervenuta con una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia dove si chiedevano spiegazione sulle storture del sistema radio-tv causate dalla Gasparri.
<ref> {{cita web|url= http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/06/1019&format=HTML&aged=1&language=EN&guiLanguage=en|titolo= Procedura d'infrazione Europea: prima istanza|data= 19-07-2006}} </ref>; la stessa unione, a luglio 2007 dà 2 mesi di tempo all'Italia per correggere le presunte storture della Gasparri sulla parte relativa al digitale terrestre.
 
La Commissione europea ha rinunciato ad andare avanti nella procedura d'infrazione contro la legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo, in attesa dell'adozione di misure atte a garantire maggior pluralismo da parte del governo italiano. La multa, inizialmente quantificata dal giornalista Marco Travaglio in 300-400 mila Euro al giorno<ref> {{cita web|url=http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1857784|titolo= Caso Europa7, di Marco Travaglio|editore= Micromega|data= 02-2008}}</ref>, non dovrà pertanto essere pagata, poiché Kroes e Reding hanno deciso di non adottare ulteriori passi formali contro l'Italia.<ref> {{cita web|url=http://www.key4biz.it/News/2009/12/01/Policy/digital_agenda_viviane_reding_neelie_kroes_antitrust_information_society_digital_agenda.html|titolo=La partita di Bruxelles. Dalla Reding alla Kroes: regole più leggere e addio alla separazione della rete?|editore=key4biz.it|data=12-01-2009}}</ref>
== La nascita ==
Il circuito nacque per volontà dell'imprenditore [[Francesco Di Stefano]] con cui sostituì [[Italia 7]] tra il [[1997]] ed [[1998]]. Il palinsesto consisteva di programmi della precedente emittente e altri film trasmessi a ciclo continuo. Nel 1999 Di Stefano decise di avventurarsi nel progetto di creare una televisione nazionale e dovette abbandonare sia l'emittente di cui era proprietario, la romana [[Tvr Voxson]], sia il circuito.