Battaglia di 'Aqraba': differenze tra le versioni
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Il luogo dell'accampamento non è noto. Da questa base di partenza Ikrima tenne le forze dei [[Banu Hanifa]] sotto osservazione mentre attendeva istruzioni dal califfo, e la presenza di Ikrima ebbe l'effetto desiderato di far rimanere Musaylima nella Yamama. Quando Ikrima ricevette le notizie della sconfitta di [[Tulayha]] ad opera di Khālid, cominciò a diventare impoaziente di attaccare battaglia. Ikrima era una persona che non conosceva la paura<ref>La dimostrazione è l'intrepida contrapposizione alle straripanti forze di Maometto nel 630, alla presa di Mecca. Riparato in Yamen tornò poi per convertirsi e fu perdonato dal Profeta, che ne ammirava l'indole intrepida.</ref> e un generale capace, ma gli mancava la freddezza di giudizio e la pazienza di Khalid - qualità che contraddistinguono il capace comandante da quello avventato, anche se dotato.
Il successivo evento di cui venne a conoscenza Ikrima fu che [[Shurahbil
The Caliph sent for Khalid and gave him the mission of destroying the forces of Musailima at Yamamah. In addition to his own large corps, Khalid would have under command the corps of Shurahbil. Khalid rode to Butah where his old corps awaited him. Meanwhile the Caliph wrote to Shurahbil to work under [[Khalid ibn al-Walid]]'s command. A few days before Khalid's arrival Shurahbil had given in to the same temptation as Ikrimah; seeking glory, he had advanced and clashed with Musailima, but was defeated. Khalid got news that Musailima was encamped in the plain of Aqraba with an army of 40,000 warriors. The two successful actions fought by them against Ikrimah and Shurahbil had increased their confidence in themselves and created an aura of invincibility around [[Musailima]].
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Following the battle of Yamama all resistance in Arabia collapsed. After Yamama Caliph [[Abu Bakr]] sent [[Khalid ibn al-Walid]] to invade the [[Persian Empire]].
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==Bibliografia==
*A.I. Akram, ''The Sword of Allah: Khalid bin al-Waleed, His Life and Campaigns'', Nat. Publishing. House, Rawalpindi (1970) ISBN 0-7101-0104-X.
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