Metodo scientifico: differenze tra le versioni
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Come già in [[Galileo Galilei|Galilei]], anche la [[scienza]] moderna fa distinzione tra l'aspetto sperimentale e quello teorico: né uno né l'altro sono preponderanti, poiché fa parte del metodo scientifico che un modello teorico spieghi un'osservazione sperimentale ed anticipi future osservazioni. Uno dei punti basilari è la riproducibilità degli esperimenti, ovvero la possibilità che un dato fenomeno possa essere riproposto e studiato in tutti i laboratori del mondo.
Non sempre è possibile riprodurre sperimentalmente delle osservazioni naturali, ad esempio, in alcune scienze come l'[[astronomia]] o la [[meteorologia]], non è possibile riprodurre molti dei fenomeni osservati e allora si ricorre ad osservazioni e simulazioni digitali. Un altro esempio è l'[[evoluzione|evoluzionismo]] di [[Charles Darwin]], che per essere verificato direttamente con esseri umani richiederebbe tempi d'osservazione talmente lunghi (milioni di anni) da non essere riproducibili in laboratorio; in questi casi le verifiche sperimentali si basano sull'analisi [[genetica]] e dei [[fossile|fossili]]
con microrganismi i cui cicli riproduttivi sono estremamente brevi.
Contemporaneo di Galilei fu [[Francesco Bacone]], che appartiene però alla corrente [[induzione|induttivista]], alla quale in seguito aderirà anche [[Isaac Newton|Newton]]. Bacone tentò di costruire un metodo rigoroso (l'''Organum'') al quale egli voleva ricondurre ogni descrizione e affermazione sul mondo, e tramite il quale poter evitare quei pregiudizi (gli ''Idòla'') che ostacolerebbero una reale percezione dei fenomeni della natura.
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