PM10: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Particolato}}
 
La sigla '''PM<sub>10</sub>''' identifica materiale presente nell'[[atmosfera]] in forma di [[particella|particelle]] microscopiche, il cui diametro aerodinamico medio è uguale o inferiore a 10 [[micron|µm]], ovvero 10 millesimi di millimetro.
 
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* Sorgenti legate all'attività dell'uomo: processi di [[combustione]] (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto
 
Inoltre, una parte rilevante del PM<sub>10</sub> presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide di alcuni gas (composti dell'[[azoto]] e dello [[zolfo]]) emessi da attività umane. Nelle aree urbane il traffico veicolare non è la principale fonte del PM<sub>10</sub><ref>è circa il 29% - fonte: Centro studi sui sistemi di trasporto, riportato sul numero di febbraio 2007 della rivista Quattroruote</ref>.
 
Nelle aree urbane il traffico veicolare non è la principale fonte del PM<sub>10</sub> (è circa il 29% - fonte: Centro studi sui sistemi di trasporto, riportato sul numero di febbraio 2007 della rivista Quattroruote)
 
La nocività delle polveri sottili dipende dalle loro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le diverse parti dell'apparato respiratorio:
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I valori limite sono definiti in Italia dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60; tale decreto fissa due limiti accettabile di PM<sub>10</sub> in atmosfera:
 
-* Il primo è un valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore da non superare più di 35 volte/anno.
-* Il secondo come valore limite di 40 µg/m³ come media annuale
 
==Note==
- Il secondo come valore limite di 40 µg/m³ come media annuale
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{{Vedi anche|Particolato}}
 
==Voci correlate==