Rentier state: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 13:
L'emergere dei nuovi stati [[Petrolio|petroliferi]] e la loro crescente importanza nel commercio mondiale negli [[Anni 1970|anni '70]] portò un rinnovato interesse nel pensiero sulle economie di rendita nelle sopramenzionate discipline delle [[scienze politiche]] e delle [[relazioni internazionali]].<ref name="Beblawi"/> Tra gli esempi di ''rentier state'', rientrano i paesi produttori di petrolio presenti sia nella regione del [[Medio Oriente]], tra cui [[Arabia Saudita]], [[Emirati Arabi Uniti]], [[Iraq]], [[Iran]], [[Kuwait]] e [[Qatar]], sia il [[Venezuela]] in [[America latina]] e la [[Libia]] nel [[Nordafrica]], i quali sono tutti membri dell'[[OPEC]].<ref name="Beblawi"/><ref>L. Anderson. {{en}} ''The State in the Middle East North Africa'' in Comparative Politics, '''vol. 20''' (n. 1), 1987. Pagg. 1-18.</ref> La teoria del ''rentier state'' è stata una delle molte avanzate per spiegare la predominanza di regimi autoritaristi nel Medio Oriente e l'apparente insuccesso della democrazia nella regione.<ref>Benjamin Smith. {{en}} [http://www.jstor.org/pss/1519880 ''Oil Wealth and Regime Survival in the Developing World, 1960-1999''] in American Journal of Political Science, '''vol. 48''' (n. 2), aprile 2004. Pagg. 232-246.</ref> Mentre molti stati [[Esportazione (commercio)|esportano]] le risorse o rilasciano concessioni per il loro sfruttamento a soggetti stranieri, i ''rentier state'' sono caratterizzati dall'assenza relativa di entrate generate dall'imposizione fiscale interna, poiché la loro ricchezza di origine naturale preclude la necessità di prelevare reddito dalla propria [[Cittadinanza (diritto)|cittadinanza]]. Secondo Douglas Yates,<ref>Douglas A. Yates. {{en}} ''The Rentier State in Africa. Oil Rent Dependency & Neocolonialism in the Republic of Gabon'', Africa World Press, luglio 1996. ISBN 978-0865435216</ref> il comportamento economico di un ''rentier state''
<blockquote>incarna una rottura nel rapporto causale lavoro-remunerazione ... la rendita e la ricchezza del redditiere non sono il risultato del lavoro ma piuttosto l'effetto del caso o della situazione.</blockquote>
Hazem Beblawi ha argomentato che ciò può creare una sorta di "mentalità da redditiere" (in inglese: ''rentier mentality''),<ref name="Beblawi"/> mentre lo studioso di [[scienze politiche]] [[Fareed Zakaria]] ha postulato che tali stati non riescono a svilupparsi politicamante perché, in assenza di imposizione fiscale, i cittadini hanno minori incentivi ad esercitare pressioni sul governo affinché diventi sensibile ai loro fabbisogni. Invece il governo essenzialmente "corrompe" la cittadinanza con ampi programmi di [[Stato sociale|welfare]], diventando uno '''stato allocativo''' o [[Distributismo|'''distributivo''']].
<blockquote>alcuna connessione fiscale tra il governo e la popolazione. Il governo deve solamente
Beblawi identifica diverse altre caratteristiche particolarmente associate con i ''rentier state'' petroliferi. Ad esempio, dove il governo è il datore di lavoro più grande e definitivo, la burocrazia è frequentemente eccessiva e inefficiente <!----------------------------- – and indeed comes to resemble a “rentier class” ---------------------->nella società. Inoltre le leggi locali rendono spesso impossibile operare in modo indipendente alle compagnie straniere. Ciò porta a una situazione in cui la cittadinanza diventa un'attività finanziaria. Al fine di fare affari, le imprese straniere ingaggiano uno <!----------“sponsor” (al-kafil) ---------------------->locale che permetta alla compagnia di commerciare in suo nome in cambio di una porzione dei profitti – il che rappresenta un altro tipo di rendita. In aggiunta, la rendita petrolifera conduce a rendite secondarie, tipicamente cosistenti in speculazioni sul mercato azionario o immobiliare.<ref name="Beblawi"/>
| |||