Maxmagnus: differenze tra le versioni

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Tra [[Marzo]] [[1968]] e [[Giugno]] [[1970]], infatti, vedono la luce, sulle pagine di [[Eureka (rivista)|Eureka]], le prime storie brevi del corpulento re Maxmagnus e della sua scalcagnata combriccola.
 
Maxmagnus è una gustosa e irriverente parodia (al mondo edulcorato e gentile delle fiabe) e al contempo una feroce e cinica critica (della società contemporanea).
 
Infatti, se è pur vero che è ambientato in un epoca non precisata, in bilico tra il medioevo "reale" e quello fiabesco, fatto di re e cavalieri, di magie e di castelli, qui non abbiamo l'eroe senza macchia e senza paura e ne abbiamo la bella e gentile principessa.
 
Tutto è imbevuto invece di cinismo e di umorismo nero, dove l'innocenza lascia posto ai cinici e ai furbastri (come il re Maxmagnus, e, in misura maggiore, al suo (in)fedele Amministratore Fiduciario) e dove non c'e' salvezza alcuna (nemmeno tra i poveri, che, saliti al potere, risultano piu avidi e stupidi dei loro governanti).
 
La critica alla società contemporanea del consumismo, della ricchezza ostentata e del divario tra l'occidente e il Terzo Mondo, appare abbastanza evidente, sottolineata anche dal linguaggio, che talvolta raccoglie espressioni gergali tipiche del nord-italia ([[Max Bunker]] è di [[Milano]]).
 
Il geniale [[Magnus]] dà sfoggio delle sue capacità caricaturali, e della sua tecnica di campitura dei 'neri', rendendo con notevole efficacia i personaggi.
 
Con gustosa autoironia il Maxmagnus ha le fattezze (dietro la folta barba) del suo scrittore (Bunker) e l'avido ''Amministratore Fiduciario'', di Magnus stesso. Qui l'ideale collegamento grafico con [[Alan Ford]] è evidente, essendo l'''Amministratore'' del tutto simile al ''Bob Rock'' del ''Gruppo T.N.T''.
 
== Personaggi ==